Como-Pro Patria: 1-0. Matinée lariana, i tigrotti non sfigurano

BORMIO – Nel secondo test del precampionato, a Bormio con inedito calcio d’inizio alle ore 11, la Pro Patria conferma le buone impressioni della prima uscita a Livigno, cedendo di misura 0-1 al Como grandi firme di Moreno Longo. Contro la corazzata lariana (serie B) dei fratelli Robert Budi e Michale Bambang Hartono (secondo Forbes fra i 100 uomini più ricchi al mondo con un patrimonio personale stimato in oltre 40 miliardi di dollari) i tigrotti di Riccardo Colombo – ancora privi di capitan Fietta e con Ferri e Bertoni precauzionalmente ai box – tengono bene il campo, difendendosi con ordine, prima di capitolare a metà ripresa di fronte al gol partita di Faragò.

La partita: secondo test per Bianchi

Dopo un primo tempo di marca lariana concluso sullo 0-0, ma non per questo avaro di emozioni (palo di Chajia, paratona di Mangano su Cerri, gol annullato a Odethal, traversa scheggiata dall’ex milinista Cutrone, occasione per Pitou), nella ripresa i tigrotti – come già avvenuto a Livigno contro la Sampdoria – crescono di livello, ma proprio nel loro momento migliore (con Stanzani vicinissimo al gol del possibile vantaggio) subiscono il gol partita: al 73′ è infatti l’ex Cagliari e Novara Paolo Faragò a sbloccare il risultato in diagonale. La Pro prova a reagire con Citterio, ma è Rovida nel finale ad evitare il raddoppio lariano con una super paratona su Gabrielloni. Finisce 1-0 per il Como, ma la Pro esce a testa alta. Fra i tigrotti si è rivisto ancora all’opera Niccolò Bianchi, il classe 2003 di scuola Sampdoria, l’anno scorso al Potenza. Nelle prossime ore capiremo se il calciatore nativo di Novara verrà aggregato ufficialmente alla prima squadra oppure prenderà altre strade.

Il tabellino

Como-Pro Patria: 1-0 (0-0)

Marcatori: Faragò al 28’st

COMO (4-4-2): Semper; Odenthal, Abilgaard, Ronco, Ioannou; Kerrigan, Vignali, Bellemo, Chajia; Cutrone, Cerri. Subentrati: 1′ st Vigorito, Solini, Faragò, Gabrielloni, Baselli, Marlon, Blanco, Arrigoni, Scaglia, Gatti, Cassandro, 21′ st Celeghin. A disposizione: Bolchini. Allenatore: Moreno Longo.

PRO PATRIA (3-5-2): Mangano (1′ st Rovida); Vaghi, Lombardoni (18′ st Olivieri), Moretti (1′ st Saporetti); Caluschi, Marano (1′ st Zanaboni), Nicco (31′ st Lamperti), Citterio, Ndrecka (18′ st Bianchi); Pitou, Parker (1′ st Stanzani). A disposizione: Bertoni, Piran, Bongini, Ferri. Allenatore: Riccardo Colombo.

Da Busto a Como

Premessa doverosa: sono bambini. Detto ciò fa sempre uno strano effetto sapere che cinque bambini di Busto, tre provenienti dai vicini di casa dell’Antoniana (Tommaso Colombo, Edoardo D’Angelo e il 2016 Leonard Palamà) e due dal “miracolo” SS. Apostoli (i gemelli Leonardo e Riccardo Bossi), siano stati messi sotto contratto dal Como. Onore al merito alla società lariana che, con una capillare attività di scouting a livello giovanile unita ad un imponente investimento in strutture in quel di Mozzate, ha battuto sul tempo la concorrenza precedendo non solo la Pro Patria, ancora carente su questi aspetti nonostante l’evidente sforzo organizzativo profuso dai Cerrone, ma anche Inter e Milan. Ma il punto forse è un altro. E allora riprendiamo un concetto, da noi condiviso, espresso dall’Assessore allo Sport di Busto Maurizio Artusa durante gli open day della Pro Patria: “Tutti i ragazzi di Busto, prima di andare a fare esperienze fuori città, devono passare all’inizio dalla Pro Patria. E per farlo occorre creare la giusta sinergia tra tutte le società sportive: per giocare insieme e razionalizzare così spese e risorse in modo tale che il vivaio principale sia quella della nostra Pro Patria, l’unica società professionistica della provincia. Se Busto Busto Arsizio farà questo avrà un avvenire”.

Miracolo SS. Apostoli

Abbiamo citato poc’anzi il miracolo Santi Apostoli, per raccontarvi una storia nella storia, sebbene non si tratti di un caso isolato (pensando nel recente passato ai fratelli Leonardo e Davide Colombo, a Riccardo Mocchetti e Giovanni Mingirulli). La storia appunto di una squadra di rione (Don Paolo), guidata da due ragazzi cresciuti nell’Antoniana (Emilio Bossi Alberto Gardini), in grado – pur nel rispetto dei valori di inclusione tipici di una realtà di fondo oratoriana – di compiere qualcosa di inimmaginabile. In una sola stagione, seppur straordinaria per risultati sportivi, ben cinque giocatori dei SS. Apostoli passeranno in club professionistici: oltre ai già citati gemelli Bossi, Riccardo e Leonardo, finiti alla corte dei fratelli Hartono, l’attaccante Santiago Vitaj è approdato all’Atalanta, mentre il portiere Christian Mazza ed il difensore Ettore Dato sono stati “portati a casa” dalla Pro Patria.

Como Pro Patria matinée – MALPENSA 24