Covid, Qui Progetto Gorla Maggiore scrive a Zappamiglio: «Vogliamo collaborare»

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GORLA MAGGIORE – Con l’emergenza sanitaria gli screzi degli ultimi mesi passano in secondo piano. E il gruppo di opposizione di Gorla Maggiore (foto di repertorio), capitanato da Maria Rita Colombo cerca una collaborazione con Palazzo Terzaghi. «Visto l’aumento dei contagi in paese vorremmo dare un aiuto concreto alla nostra comunità», scrive Qui progetto Gorla in una nota indirizzata al sindaco Pietro Zappamiglio e alla giunta, proponendo una spesa sospesa a favore dei gorlesi in difficoltà.

Spesa sospesa

Il gruppo di minoranza Qui Progetto Gorla, vista l’emergenza Covid che sta prendendo piede in paese, decide di offrire la propria collaborazione alla maggioranza, mettendosi a disposizione per un contributo volontario. «Questa crisi potrebbe essere ancora più pesante della prima anche dal punto di vista economico, perciò, insieme alle associazioni operanti sul territorio, vorremmo riproporre la realizzazione della spesa sospesa», scrive Colombo in una nota destinata al primo cittadino.

Un atto di volontariato che la lista civica aveva già proposto nello scosto maggio con l’obiettivo di aiutare i cittadini in difficoltà e concretizzare una collaborazione volontaria anche con gli esercenti locali. «I gorlesi sanno essere solidali, basta creare loro le giuste opportunità», dicono i consiglieri di minoranza Alessio Ferioli, Cristina Monza e Andrea Zerbini.

Maggior redistribuzione degli incarichi

«Anche il nostro è un ruolo istituzionale all’interno dell’amministrazione che comporta delle responsabilità e siamo assolutamente
concordi nella piena assunzione di supporto verso i nostri concittadini e verso la maggioranza stessa che opera per la sicurezza del territorio. Ma vorremmo una maggior redistribuzione di aiuti e incarichi condivisi, per meglio fronteggiare il costante aumento dei contagi», continuano.

Cogliendo però anche l’occasione per ringraziare chi in questi mesi ha sempre dimostrato grande impegno, in primis i volontari della Protezione civile, «che si è messa a servizio della comunità con grande solidarietà durante l’emergenza». Ecco allora che Qui Progetto Gorla propone di convalidare la partecipazione all’operato volontario delle associazioni di Gorla Maggiore che si rendessero disponibili per sostenere i nostri concittadini e le attività dei volontari Prociv stessi.

I social non bastano

In ultimo, il gruppo di opposizione si riserva di fare qualche osservazione. Sottolineando per esempio l’importanza di una comunicazione mirata ed efficace. «Riteniamo garanzia di ordine e semplificazione l’utilizzo dei canali istituzionali del Comune. Per esempio l’impiego di tabelloni luminosi e delle bacheche di informazioni predisposte nel territorio. Gli strumenti social rivestono sì un ruolo chiave, ma non sono sufficienti. Bisogna anche implementare il sito web e la pagina Facebook comunale», concludono.

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