Il Covid a Varese frena, ma i contagi non calano. Ats: «Samarate non è Viggiù»

VARESE – Il Covid non corre, ma nemmeno cala in provincia di Varese. E la situazione di Samarate è sotto controllo, non è paragonabile a Viggiù e non occorre far partire un’attività vaccinatoria di massa. Lo hanno spiegato i dirigenti di Ats Insubria nella conferenza sui dati Covid di questa mattina, giovedì 8 aprile.

Lenta discesa

La curva dei contagi non sale, anzi segna ormai da due settimane una leggera flessione. I numeri però sono ancora alti. Troppo alti per poter vedere l’uscita del tunnel della terza ondata. A dare i numeri degli ultimi 7 giorni è Ats Insubria.

Sono circa 3.500 i nuovi contagi nell’ultima settimana nel territorio di competenza di Ats e di questi, circa 2 mila si sono registrati in provincia di Varese. «Registriamo il rallentamento del corsa del virus – ha spiegato Paolo Bulgheroni della direzione Igiene e Sanità di Ats insubria – ma i dati sono ancora alti. Meno rispetto alla situazione pandemica di un anno fa, ma superiori se parametrati con l’andamento della seconda ondata».

Buone notizie sul fronte vaccinazioni: è stata raggiunta una copertura vaccinale del 92% tra gli operatori scolastici e dell’80% tra gli over 80. Dato che non tiene conto dei vaccini a domicilio, poiché in questo caso i numeri sono in costante aggiornamento e l’attività è in corso.

Il caso Samarate

La situazione di Samarate non è fuori scala rispetto alle altre realtà. «Anzi – ha spiegato Elena Tettamanzi, responsabile unità operativa Epidemiologia, Medicina Ambientale e Flussi Informativi di Ats – l’incidenza è in netta discesa in questo Comune. I dubbi espressi dal sindaco sono legittimi, ma il quadro non è paragonabile a Viggiù. Lì c’erano focolai scolastici, numeri molti alti rispetto alla popolazione, la presenza di frontalieri e l’incognita di diverse varianti presenti contemporaneamente. A Samarate ci sono solo focolai famigliari, non generalizzati e che non richiedono un intervento vaccinale di massa. Oltre al fatto che la situazioni varianti è stabile con quella inglese che ha ormai preso il sopravvento su tutte le altre. Inoltre l’attività vaccinatoria, di giorno in giorno, si sta estendendo».

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