Cunardo celebra il 4 Novembre: il paese diventa un libro di storia a cielo aperto

Cunardo 4 novembre

CUNARDO – Il Comune di Cunardo celebra il 4 Novembre e il centenario del Milite Ignoto presentando un percorso divulgativo che ha come oggetto le vittorie italiane nella Prima Guerra Mondiale. Durante la ricorrenza dedicata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale, svoltasi ieri lunedì 1 novembre, l’amministrazione ha illustrato il progetto di divulgazione storica legato all’odonomastica cittadina.

Un libro di storia a cielo aperto

Al centro del paese, in piazza IV Novembre, sarà allestito un pannello riportante un percorso informativo che interessa le strade con i nomi degli accadimenti bellici dal 1915 al 1918. Via Pasubio, via Montello e altre cinque strade e una piazza saranno caratterizzate da schede informative poste in prossimità del loro nome in modo da far conoscere gli eventi e luoghi di quegli importanti fatti storici. L’intenzione dell’amministrazione è divulgare la storia e diffondere un messaggio dal forte senso istituzionale. L’iniziativa, come specificato dalla giunta cunardese, assume maggior significato in questo 2021, centenario dell’istituzione del Milite Ignoto. La cerimonia istituzionale si è svolta presso il Monumento ai Caduti, l’opera in bronzo dell’autore statunitense J.G. Sassi che fu inaugurata esattamente nel 1921, anno dell’istituzione del Milite Ignoto.

Cunardo 4 novembre

Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto

La mattinata è proseguita con la presentazione del progetto nella sala consiliare, dove sono state esposte le versioni cartacee dei pannelli. L’amministrazione ha inoltre voluto rendere omaggio al Milite Ignoto conferendogli la cittadinanza onoraria. «Tra i nostri caduti, ai quali abbiamo reso omaggio, da quest’anno c’è il Milite Ignoto – ha detto il primo cittadino Giuseppina Mandelli D’Agostini – lo aggiungeremo al nostro monumento che ha una storia particolare. È stato disegnato e realizzato da uno scultore che viveva in America ed era originario di Ganna. Il Sassi vinse il concorso indetto dall’amministrazione cunardese dell’epoca e realizzò l’opera con materiali arrivati degli Stati Uniti». A favore della realizzazione dell’opera contribuirono molti cunardesi emigrati in Sud America.

Un sacrificio da ricordare

Il vicesindaco Paolo Sartorio ha ricordato il sacrificio dei giovani di Cunardo durante la Prima Guerra Mondiale. «Il censimento del 1912 calcolò una popolazione cunardese di 1410 abitanti. Ventiquattro di questi, giovani uomini, diedero la loro vita per la Patria. Facendo le proporzioni sarebbe come se oggi cinquanta ragazzi partissero da qui senza farci più ritorno. Noi vogliamo che il nostro centro diventi un libro di storia a cielo aperto». Un’iniziativa che vuole aprirsi alle scuole, che potranno utilizzare il centro di Cunardo per attività didattiche. «Vorremmo trasmettere ai giovani come a tutti i cittadini i valori fondamentali della storia e della conoscenza in modo che ci portino la consapevolezza di agire sempre per una vita migliore e di pace», ha aggiunto l’assessore alla cultura Sara Caputo.

Cunardo 4 novembre