A Cunardo impianto sparaneve al top, ma l’inverno non aiuta: ancora niente pista

Ai lati Gianantonio e Bossi dello Sci Club Cunardo. Al centro Sartorio (Comunità Montana Piambello)

CUNARDOL’inverno che fa le bizze mette i bastoni tra le ruote dello Sci Club Cunardo. Le temperature miti registrate fin qui hanno infatti vanificato gli sforzi della storica società, che negli ultimi due inverni ha puntato forte sul rinnovamento degli impianti per la produzione di neve artificiale per la pista di sci di fondo. Ma i soci dello Sci Club non si danno per vinti: l’investimento darà i suoi frutti nei prossimi anni, e sperando in inverni degni di questo nome si guarda al futuro anche in ottica Olimpiadi. E Cunardo vuole giocare le sue carte anche fuori stagione, con un’innovativa pista estiva.

Gli investimenti

Nell’inverno 2021/22 le prime importanti novità dal punto di vista tecnologico, con l’arrivo del nuovo cannone e della nuova tubazione. Investimenti che hanno subito reso, rendendo più agevole la produzione di neve. A novembre 2022 l’atteso arrivo del nuovo impianto automatizzato (nella foto sotto), collaudato a inizio dicembre. Un altro tassello fondamentale, insieme ad una nuova pompa maggiorata di 10 atmosfere, per avere condizioni ottimali per poter sparare neve artificiale di qualità e in finestre temporali più lunghe. Con l’impianto rinnovato basta una temperatura di -2 o -3 gradi per produrre la neve, mentre prima era necessario che la colonnina di mercurio scendesse fino a -6.

Inverno beffardo

Un investimento voluto per adeguarsi al nuovo clima degli ultimi inverni, con le temperature medie sempre più alte che complicavano non poco la produzione di neve. Per questa stagione l’attesa era dunque tanta, per vedere il nuovo sistema completamente rinnovato all’opera: ma un inverno fin qui troppo caldo ha tirato un brutto scherzo allo Sci Club Cunardo. A dicembre c’era stata una prima produzione di neve, poi scioltasi per le alte temperature, e anche a gennaio non ci sono state finora le condizioni ottimali per allestire il percorso per gli sciatori. Solo due montagnette di neve (la prima nella foto sotto) sono state sparate nella parte iniziale della pista, una quantità in grado di coprire nemmeno il 5% del tracciato. Eppure con la temperatura idonea con il nuovo cannone basterebbe una settimana di lavoro notturno per poter “sparare” tutta la pista, che ha una lunghezza di 2 km. Dato che il calendario segna già fine gennaio la speranza dello Sci Club ormai è quella di riuscire perlomeno a completare una piccola parte per poter ospitare le attività del campo scuola per i ragazzi della società, che sono quasi una cinquantina.

Una passione che non ha prezzo

Malgrado lo sfortunato inverno la determinazione non manca allo Sci Club Cunardo, come ben dimostrano con il loro impegno i consiglieri, tra cui Claudio Bossi che è il responsabile dell’attività giovanile, e il presidente Gian Antonio Gianantonio, un passato da allenatore per l’Italia e all’estero, con 3 Olimpiadi vissute da tecnico. Tra gli atleti seguiti nella sua carriera il nome di spicco è Manuela Di Centa, che ha ricevuto la cittadinanza onoraria lo scorso ottobre. Quello di Cunardo e dello Sci Club nello specifico è un vero amore per lo sci, dimostrato nei fatti e ben oltre: dei 190mila euro di investimenti necessari al rinnovamento dell’impianto la metà è stata finanziata dalla Regione, mentre la restante parte è stata coperta da Comune di Cunardo, Comunità Montana del Piambello e Camera di Commercio di Varese. Avanzavano 50mila euro: problema risolto con una “autotassa”. «Noi consiglieri li abbiamo anticipati con un prestito a fondo zero, che non abbiamo ancora recuperato – spiega il presidente – è il segno della nostra passione».

Il nuovo cannone sparaneve: ne è atteso un secondo

Olimpiadi e pista estiva

Tra tre anni la Lombardia sarà protagonista insieme al Veneto della vetrina olimpica di Milano-Cortina 2026. Un’occasione che Cunardo, inserito tra i comprensori sciistici sul portale apposito di Regione Lombardia Roadto2026, non vuole farsi scappare, sperando in inverni più rigidi. «Aspiriamo a poter avere qualche squadra giovanile o minore che possa venire qui ad allenarsi – commenta il presidente della Comunità Montana del Piambello Paolo Sartorio – pensiamo anche alla dotazione di strutture per la destagionalizzazione degli allenamenti: qui vorremmo arrivare ad avere anche piste per l’allenamento estivo del biathlon». Su questo aspetto è il presidente Gianantonio a entrare nel dettaglio: «Ci stiamo informando per una pista in plastica, che permette agli sciatori di allenarsi con gli sci nei mesi estivi. Un nuovo materiale che è prodotto da una ditta di Bergamo ed è molto adatto allo stile pattinato. Vorremmo anche posizionare un poligono di tiro per gli atleti del biathlon». L’idea, da concretizzarsi nelle prossime estati (mentre per l’inverno il prossimo sogno è uno snow park), vuole rappresentare l’ennesima spinta innovativa di un club che negli anni Ottanta fu il primo in Italia ad utilizzare l’innevamento artificiale per una pista da fondo.

Cunardo unico comprensorio sciistico della provincia di Varese sul portale Roadto2026