Dal bullismo al femminicidio, a Magenta il progetto “Sui passi della violenza”

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MAGENTA – Da domani, sabato 14, a venerdì 20 gennaio Casa Giacobbe a Magenta (via IV Giugno 80) ospiterà la mostra d’arte contemporanea “Sui passi della violenza” dell’artista Sergio Brambillasca, a cura di Unavi-Unione nazionale vittime e realizzata in collaborazione con l’assessorato alle pari opportunità del Comune. La mostra sarà aperta al pubblico e alla presenza dell’autore domenica 15 dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00; da lunedì 16 a venerdì 20 dalle 10.00 alle 12.30.

Cuciniello: «Sensibilizzare sulla sofferenza delle vittime»

«Si tratta di un progetto itinerante, artistico e di comunicazione per sensibilizzare la società sul tema della sofferenza delle vittime di violenza e dei loro familiari e per promuovere una cultura della prevenzione e della non violenza – spiega l’assessore Mariarosa Cuciniello – Accogliamo questa mostra in considerazione dell’impegno della nostra amministrazione a promuovere e organizzare attività e iniziative contro le discriminazioni sociali, per sostenere la cultura delle pari opportunità e la lotta agli stereotipi di genere, contro le ingiustizie. In questo caso lo facciamo attraverso l’arte, attraverso l’immagine, che spesso più delle parole suscita emozioni e stimola la sensibilità delle persone in modo diretto ed empatico».

Mostra e testimonianze “in diretta”

L’inaugurazione della mostra sarà preceduta sabato 14 da un incontro pubblico alle ore 17.30 alla presenza degli assessori Cuciniello e Stefania Bonfiglio. Interverranno Paola Radaelli e Alessandro Continiello, presidente e vicepresidente Unavi, il coordinatore Unavi Lombardia Francesca Giarmoleo, il sociologo Fabrizio Fratus e l’artista e curatore della mostra. Fra i temi trattati nelle 14 opere esposte, la strage presso il tribunale di Milano, la strage del Ponte Morandi, la legittima difesa, la violenza di genere, gli orfani di femminicidio, le rapine in casa, il cyberbullismo, il bullismo, i delitti efferati.

Durante l’incontro pubblico e l’inaugurazione della mostra sono previste le testimonianze di familiari di vittime e persone che hanno vissuto direttamente o subìto violenza: Michele Matti Altadonna (fratello di una vittima del Ponte Morandi), Beatrice Paola Fraschini (ragazza segregata e picchiata dal fidanzato nel 2019 e che, per salvarsi, si è buttata da un balcone), Stefania Ripoldi (figlia di Antonietta Migliorati, uccisa a Rho nel 2017 e per il cui omicidio è stato condannato all’ergastolo l’ex vicino di casa) e Mario Cattaneo (oste del Lodigiano a processo per eccesso colposo di legittima difesa a seguito della morte di uno dei rapinatori del suo locale).

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