Smart working frontalieri, il deputato luinese Pellicini “interroga” Giorgetti

LUINO – Il prossimo 31 gennaio 2023 scadrà l’accordo amichevole tra Italia e Svizzera stipulato nel 2020, in pieno lockdown, in merito al tema del lavoro da remoto per i frontalieri. In vista della scadenza l’onorevole di Luino Andrea Pellicini (Fratelli d’Italia) ha presentato un’interrogazione a risposta scritta con destinatario un altro varesino, il ministro dell’economia e finanze Giancarlo Giorgetti.

Interrogazione al ministro

L’accordo amichevole sul telelavoro era stato siglato nel giugno 2020 per regolarizzare tutti quei lavoratori frontalieri che a causa delle misure di contrasto alla pandemia avrebbero svolto lavoro a distanza dal proprio domicilio. L’intesa sullo smart working è stata poi prorogata, fino a quando lo scorso 22 dicembre 2022 le autorità dei due paesi hanno deciso che l’accordo sarebbe rimasto in vigore solo fino al 31 gennaio prossimo. Con l’interrogazione al ministro Giorgetti Pellicini auspica che Italia e Svizzera regolino con urgenza la materia del lavoro da remoto dei lavoratori frontalieri in modo durevole.

Istanza emersa dal territorio

Con l’interrogazione il deputato luinese intende appoggiare le istanze già avanzate da Regio Insubrica, la comunità di lavoro transfrontaliera che abbraccia vari territori tra Italia e Svizzera, tra cui il varesotto, nonché dal presidente dell’Associazione dei Comuni di Frontiera (e sindaco di Lavena Ponte Tresa) Massimo Mastromarino.