BUSTO ARSIZIO – E’ tutto vero. Dalla Pro Patria del nuovo doge di Venezia Javorcic, all’esordio (e che esordio) nella Nazionale del Mancio. La favola di Federico Gatti, il 23enne difensore di Rivoli scoperto dal diesse biancoblù Sandro Turotti nel corso di un’amichevole precampionato allo “Speroni” contro il Verbania, si è arricchita di un nuovo capitolo. Sabato 11 giugno, a Wolverhampton, il difensore torinese ha coronato il sogno azzurro, esordendo titolare con la maglia numero 3 (quella di un certo Chiellini…) nel corso della gara ufficiale di Nation League fra l’Inghilterra e l’Italia. Una gara in cui l’ex tigrotto Fede, acquisito a gennaio dalla Juventus, ha convinto, annullando i diretti avversari, a cominciare dal romanista Abraham.
Dal Pro Patria Museum…
“Poco più di un anno fa firmavi il muro del Pro Patria Museum, ora hai esordito in Nazionale con una grande prova…bravo Federico!!“. Così il Pro Patria Museum, datosi una forma giuridica ufficiale in modo da dare ancor più lustro alla Città di Busto Arsizio e alla storia dell’Aurora Pro Patria 1919, ha commentato l’esordio in maglia azzurra dell’ex centrale tigrotto, rimasto nel cuore di tanti tifosi biancoblù che non hanno lesinato complimenti. Peccato soltanto per le casse del club di via Ca’ Bianca che, da un exploit del genere, avrebbero potuto raccogliere dieci volte più di quanto monetizzato dal Frosinone. Ma questa è un’altra storia…
Non guardo in faccia a nessuno
“Quando entro in campo non guardo in faccia nessuno: giocavo cosi in Promozione ora lo faccio in Nazionale. Vivo per questo genere di partite”. Queste le dichiarazioni rilasciate a RaiSport da Federico Gatti, la cui incredibile storia, partita dal basso, dai dilettanti Pavarolo e costellata da tanti momenti di difficoltà (come quando Fede dovette fare il muratore e il serramentista per ovviare al padre rimasto disoccupato), ha ora toccato l’azzurro del cielo.