BUSTO ARSIZIO – Finalmente Busto Arsizio si doterà di un campo da calcio in sintetico. Ma non sarà, purtroppo e come promesso, per la Pro Patria. Le cui formazioni giovanili – oltre ad allenarsi in un’imbarazzante fossa – sono costrette annualmente a cercare ospitalità altrove: da Turbigo a San Vittore Olona, passando per Gallarate e non solo. Una situazione già tristemente evidenziata più volte per una città, la sesta della Lombardia, che proprio non ce la fa a valorizzare la squadra (la cui storia e la cui maglia sarebbero ovunque patrimonio dell’Unesco) per cui è conosciuta in tutta Italia.
Chi fa da sé…
Ma torniamo a bomba. Mentre i tifosi biancoblù attendono con ansia l’assembla societaria di lunedì 13 giugno, che delineerà il nuovo assetto dell’Aurora Pro Patria 1919 pronta a ritornare nelle mani di Patrizia Testa, in città si è sparsa la voce dell’imminente partenza dei lavori per un campo in sintetico. I sostenitori tigrotti erano già pronti ad esultare, ma dovranno attendere ancora (e ancora…). Il campo in sintetico di calcio a Busto si farà, ma non sarà per la Pro Patria: a realizzarlo a Santa Croce (in partnership con la Parrocchia) sarà la società che, numeri alla mano, sta lavorando meglio sul territorio cittadino. Stiamo ovviamente parlando dell’Ardor Busto, con oltre 320 iscritti e progetti e programmi sempre in evoluzione (“un passo alla volta, da mantenere l’anno seguente: We’re Ardor Busto“). Complimenti a loro: a Busto Arsizio, dove per rinnovare una carta d’identità ci vogliono tre mesi (vedere per credere le code da terzo mondo all’Ufficio Anagrafe), chi fa da sé…