Derivati Busto, Antonelli:«Noi trasparenti, Maggioni consulti la moglie avvocato»

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Emanuele Antonelli

BUSTO ARSIZIO – «Un suggerimento – così il sindaco Emanuele Antonelli risponde al suo rivale alle elezioni Maurizio Maggioni che lo aveva “sfidato” sul caso derivati – la prossima volta il consigliere si confronti con la moglie che è un ottimo avvocato per evitare di esporsi a sproposito». Non va per il sottile, come sua abitudine, il primo cittadino di Busto, che interviene in riferimento alle dichiarazioni del già candidato sindaco del centrosinistra sulla questione del contenzioso tra Comune e Deutsche Bank. «Non si può assolutamente parlare di cortina di silenzi – precisa il sindaco Emanuele Antonelli – il consiglio comunale è stato informato degli aspetti rilevanti della vicenda e che potevano essere resi pubblici».

«Nessuna reticenza»

Massima trasparenza, insomma, assicura il sindaco appena riconfermato: «Nel merito delle contestazioni giudiziarie e del contenuto delle difese, come in ogni giudizio, si è invocata la riservatezza non per essere “reticenti”, ma al solo fine di tutelare gli interessi dell’Ente nel procedimento giudiziario che era in corso – si legge nella nota di Antonelli, che ribatte a Maggioni colpo su colpo – nelle dichiarazioni si legge poi che “le decisioni assunte dall’Amministrazione Antonelli, per quanto mai chiarite pubblicamente nei loro dettagli, costituiscono le condizioni che hanno permesso a Deutsche Bank di agire contro il Comune”. Ma di che cosa sta parlando? Il neo consigliere Maggioni fa finta di non sapere che le decisioni di una amministrazione Comunale, siano esse di giunta, di consiglio o dei dirigenti, sono pubblicate e visibili a chiunque. Pure ignora, o forse non è stato adeguatamente informato, che consiglieri proprio del suo partito, hanno richiesto ed ottenuto, in corso di causa, dettagliate informazioni relative a questa ed altra vertenza nel rispetto dei diritti esercitabili dai consiglieri comunali».

«Affermazioni superficiali»

Antonelli replica a Maggioni anche a proposito del «paventato danno erariale», ribaltando la questione: «Probabilmente il neo consigliere non è al corrente che esponenti politici di altra città italiana, non molto distante da Busto Arsizio, risultano sotto indagine della Procura della Corte dei Conti, proprio per aver omesso di verificare con congrue valutazioni, il rischio e l’effettiva convenienza delle operazioni finanziarie sottoscritte dall’Ente e soprattutto per aver omesso di costituirsi nel giudizio promosso dalle banche proprio a Londra, rimanendo contumace e precludendo ogni possibile rimedio all’Ente». Insomma, secondo il sindaco il danno erariale si sarebbe potuto configurare se il milione e duecentomila euro di spese legali, che Maggioni contesta, non fossero stati spesi: «La superficialità con la quale vengono rilasciate certe affermazioni, senza conoscere tutti i risvolti di una vicenda alquanto complicata, sotto plurimi aspetti, fa quasi spavento – attacca il sindaco  Antonelli – un suggerimento: la prossima volta il consigliere si confronti con la moglie che è un ottimo avvocato per evitare di esporsi a sproposito. E vorrei che fosse chiaro una volta per tutte che il mio operato è sempre stato rivolto, e sempre lo sarà, a tutelare il Comune nell’esclusivo interesse dei cittadini».

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