Desio, scandalo ritmica: un’ex farfalla parla dell’umiliante “rito del peso”

DESIOL’umiliazione di doversi pesare in mutande, persino senza forcine. È il racconto reso dalla ex ginnasta azzurra Anna Basta, ieri durante una seduta in sede di giustizia sportiva a Milano, a seguito del caso scoppiato sulle Farfalle di Desio. La giovane ha raccontato il cambiamento della sua vita da ginnasta, una volta arrivata tra le Farfalle a Desio, nel 2016.

Il rito del peso

Lì avrebbe avuto inizio il “rito del peso“. Ogni giorno, dopo colazione, arrivata in palestra si metteva in fila con le compagne di squadra e aspettava il suo turno per salire sulla bilancia. Secondo la sua testimonianza, una delle due allenatrici indagate per maltrattamenti sulle ginnaste riprendeva ogni singola atleta, sbeffeggiandola davanti alle altre, per uno o due etti in più rispetto alla precedente pesata. Per evitare grammi in eccesso, le ginnaste si pesavano indossando solo gli slip, e anche le forcine venivano spesso tolte.

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