Lo “scandalo ritmica” finisce in Procura a Monza, due Ct indagati

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MONZA – I presunti abusi subiti dalle ginnaste dell’accademia di ginnastica ritmica di Desio, sono finiti sul tavolo della Procura di Monza. Due i tecnici dell’Accademia iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Monza, per presunti comportamenti vessatori ed abusi psicologici nei confronti di alcune giovani atlete, tutte minorenni all’epoca dei fatti.

La denuncia delle atlete

A renderlo noto é stato il Procuratore della Repubblica Claudio Gittardi. Le indagini, partite dalle testimonianze delle giovanissime sportive, sono orientate ad accertare imposizioni e divieti relativi a consumo di cibi e bevande, a plurimi controlli del peso corporeo e presunte umiliazioni subite dalle atlete per comportamenti ritenuti non adeguati. Il 14 novembre scorso due ex ginnaste dell’accademia di ritmica di Desio, sono state sentite in Procura “a sommarie informazioni” e, in quell’occasione, hanno ribadito quanto già emerso attraverso la stampa, relativamente alle vessazioni subite durante la permanenza nella scuola di ginnastica.

Il racconto degli abusi

A quanto emerso, hanno raccontato nel dettaglio il contesto nel quale gli abusi si sarebbero verificati, la durata e reiterazione nel tempo degli stessi, e chi le avrebbe vessate. Hanno parlato di un sistema di rigide regole legate all’attività sportiva agonistica, di rilievo nazionale e internazionale. La Procura di Monza ha quindi iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamenti due ct, responsabili sia della struttura che della gestione tecnica delle atlete. Lo scandalo é esploso a fine ottobre, con le denunce di alcune ex atlete.

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