BUSTO ARSIZIO – Il saggio della Pro Patria Ginnastica, che ha tenuto la città… col fiato sospeso, è salvo, ma il Palasport di viale Gabardi, intitolato ricordiamolo sempre a “Maria Piantanida”, continua a far parlare e discutere. “Busto Città Europea dello Sport” potrebbe avere una coda inattesa e gradita. Con la Futura prossima al primo atto della finalissima playoff per l’A1, la soluzione per evitare che una squadra di Busto sia ancora costretta a spostarsi nella pur adiacente Castellanza potrebbe essere più vicina, o quantomeno meno lontana. Certo fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ma il nuovo corso intrapreso dalla Uyba, con la così ribattezzata “caduta del muro di Berlino“, ovvero con l’accordo a livello giovanile con Villa Cortese, sembra aprire nuovi possibili e imprevedibili scenari.
A Busto volley ogni week-end?
Nessuno si illuda. La Futura Volley Giovani Busto Arsizio, che in questo momento ha ben altro a cui pensare, ha fatto del PalaBorsani di Castellanza (a proposito il primo bando per la gestione è andato a vuoto…) una sua seconda casa e soprattutto un fortino inespugnabile. La “nuova” Uyba, alle prese con un radicale riassestamento interno, non ha (finora) mostrato nessuna apertura ufficiale. Ma l’impostazione aziendale che si percepisce in via Maderna, con un’attenzione maniacale a numeri e bilanci ispirata ad un modello di club sostenibile, potrebbe davvero finire per favorire un punto d’incontro fra i Forte e i Viganò, sebbene ad oggi le due famiglie – complice percorsi diversi – non si siano ancora incontrate di persona (serve un invito a Palazzo Gilardoni?). I tempi allora sono maturi? E’ ancora presto per dirlo, ma la possibilità che Busto (come avviene a Palazzo Wanny fra Firenze e Scandicci) possa ogni domenica ospitare una gara di massima serie del volley rosa, per la gioia degli appassionati di pallavolo, diventa da oggi forse meno inverosimile.
Arena, quanto mi costi
Oltre all’affollamento del PalaBorsani, occupato anche dall’attività del Basket Legnano, fra i motivi che potrebbero spingere all’intesa fra Uyba e Futura (società “sportivamente” rivali, ma pur sempre della stessa città, con peraltro tanti tifosi in comune) ci sarebbero gli alti costi di gestione dell’Arena-e-work da ammortizzare. Costi fissi di manutenzione della struttura che nel bilancio annuo della Uyba – che ne detiene in esclusiva la gestione pluriennale – inciderebbero per quasi un terzo del budget (soldi che equivarrebbero ad una top player…). Numeri non ufficiali che se confermati – per tenere aperta l’Arena (illuminarla e riscaldarla) occorrono mediamente 1500 euro al giorno – farebbero capire anche l’interesse della “nuova” Uyba nei confronti dell’annunciata palestra secondaria (come avviene peraltro al PalaLido di Milano), così come la volontà già manifestata dal club a valutare l’affitto dell’Arena per eventi e manifestazioni anche extra sportive.