Elezioni 2021, Risvegliamo Busto sferza il centrodestra: «Prima il programma»

BUSTO ARSIZIO – «Un tavolo per il programma del centrodestra alle elezioni del 2021. Ragioniamo sui contenuti prima che sui nomi». Lo chiede Francesco Iadonisi, coordinatore del gruppo civico Risvegliamo Busto, che nel 2016 fu la prima forza del centrodestra a portare al tavolo della coalizione il nome di Emanuele Antonelli come candidato sindaco, per poi essere una colonna portante della “lista del sindaco”. E che oggi, alla luce del patto siglato dai partiti del centrodestra a Milano su elezioni provinciali e riconferma dei sindaci uscenti, esce nuovamente allo scoperto per tornare protagonista in vista delle amministrative della prossima primavera, dopo aver avuto un ruolo critico nei confronti dell’amministrazione. «In attesa delle decisioni del sindaco Antonelli, crediamo che la priorità sia formare una squadra, con le componenti partitiche e quelle civiche, e soprattutto discutere sui contenuti del programma, prima che su nomi e poltrone».

Orizzonte 2030

Più che ai sogni del 2040 della “Capsula del Tempo”, lo sguardo di Iadonisi è alle «prospettive concrete con l’orizzonte della Busto Arsizio del 2030». L’idea è di dare una «visione» al futuro della città e iniziare a «volare alto». Perché se in questi cinque anni «l’amministrazione con dedizione ha chiuso tante partite rimaste aperte, facendo tanto lavoro non sempre percepito – sottolinea il leader di Risvegliamo Busto – adesso è il momento di dare un’impronta e di fare un salto di qualità. Questi primi cinque anni sono stati utili e importanti soprattutto per l’ordinario, il prossimo mandato dovrà puntare in modo più deciso allo sviluppo». Così il programma dovrà essere ambizioso: «Crediamo in un futuro diverso, ma bisogna anche costruirlo – l’invito di Iadonisi – compiendo anche scelte non facili, ma che nel tempo portano risultati. Pensiamo ad una città che veda i giovani protagonisti, e non solo chiamati in causa». Una delle idee già avanzate è, ad esempio, un incubatore per le startup all’ex Calzaturificio Borri, da realizzare in sinergia con le università e le associazioni di categoria.

Il cambio di passo

Insomma, è evidente che si sta invocando un cambio di passo, anche perché l’ultima tornata elettorale ha mostrato tutte le debolezze del centrodestra sul territorio. «Può sembrare un’utopia – ammette Francesco Iadonisi – ma in realtà è semplice buon senso, e dare valore alle cose che servono davvero. Buche, parcheggi e asfaltature sono una necessità, ma fanno parte dell’ordinaria amministrazione, e fanno notizia quando non vengono curate. Noi crediamo che per una città come Busto Arsizio sia il momento di porsi obiettivi più ambiziosi e di medio-lungo periodo». E allora alla coalizione di centrodestra viene chiesto «coraggio», a partire da quello «di fare tutti un passo indietro per fare un balzo in avanti». Meno personalismo e leaderismo – «ha portato ad un frazionamento inutile e improduttivo» – e più coesione: «Un gioco di squadra con obiettivi condivisi e precisi. Ognuno metta a disposizione le proprie competenze per un progetto che porti veramente ad un salto di qualità». Un appello che Risvegliamo Busto rivolge «a 360 gradi, ai civici senza cappello partitico, ma anche agli uomini di partito che la pensano come noi e vogliono vedere un cambiamento radicale della città, in meglio». La sfida verrà raccolta, dai partiti e dal sindaco?

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