Elezioni, Gallarate 9.9: «Terzo polo impedito da veti e personalismi»

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GALLARATE – “Troppi muri e posizioni precostituite fino ad oggi hanno di fatto impedito la nascita di un terzo polo forte e alternativo ad una politica compromessa e vetusta”. A dirlo è Rocco Longobardi, consigliere comunale della lista civica Gallarate 9.9 durante la seduta di questa sera 8 giugno.

Terzo polo

Da oltre un anno il gruppo di Longobardi prova a costituire un terzo polo alternativo ai tradizionali schieramenti rappresentati dal sindaco uscente Andrea Cassani (centrodestra) e Margherita Silvestrini (centrosinistra). Ma le trattative a fasi alterne con i ferrazziani di Libertà per Gallarate, con +Gallarate (che nel frattempo ha rotto gli indugi e optato per la corsa solitaria puntando su Sonia Serati), con Obiettivo Comune e persino con Forza Italia sono naufragate. Stasera in aula Longobardi ha spiegato il perché, parlando di “muri innalzati intorno a incomprensibili personalismi e a veti preconcetti, chiaro sintomo della mancanza di volontà nel perseguire una finalità condivisa”.

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L’avvicinamento al centrodestra

Il rappresentante di Gallarate 9.9 ha parlato al passato ormai anche del tentativo di far confluire il suo gruppo all’interno del centrodestra. Un avvicinamento che a un certo punto sembrò cosa fatta, come svelò il sindaco in una nota dello scorso aprile. “Sono andato, come è nel mio spirito, dall’attuale amministrazione e ho portato quelle che reputo proposte interessanti per la nostra città”, spiega ora Longobardi. “Sono stato sempre io, subito dopo, a fare un passo indietro perché, confrontandomi con il mio gruppo, abbiamo ritenuto che, sotto elezioni, potesse essere considerata una scelta di comodo”. Ma assicura: “Nessuno mi ha promesso nulla”.

E ora?

Fallito il tentativo di dare vita al terzo polo e stoppato sul nascere il traghettamento in maggioranza, che ne sarà di Gallarate 9.9? Il suo capogruppo non esclude nemmeno di far scorrere i titoli di coda dopo solo cinque anni di attività politica in città. “Per noi la politica è volontariato puro e non un mestiere da conservare a ogni costo”.
Gallarate 9.9 punta a un raggruppamento politico moderato e ancora non si è arresa. “C’è ancora un po’ di tempo e abbiamo intenzione di prendercelo tutto. Se riterremo che ci possano essere le condizioni per contribuire a costruire la Gallarate del futuro bene, altrimenti sapremo di aver vissuto un bel percorso e non avremo remore nel saltare il prossimo giro. Il civismo non è per tutti”.

Principini sul pisello

Delle prossime elezioni ha parlato durante le comunicazioni iniziali anche Carmelo Lauricella (Pd). In un lungo e criptico intervento ha augurato alla città una politica senza più “principini sul pisello, padreterni, cozze, bulli, esagerati, compulsivi social, provocatori, squadristi al contrario. Noi ci proponiamo per una Gallarate libera dal grottesco. E’ chiedere troppo?”. Naturalmente il suo è stato un attacco generico, sparando nel mucchio senza trovare il coraggio di fare nomi e cognomi.
E’ chiedere troppo sperare di trovare amministratori che in una sede istituzionale quale è il consiglio comunale abbiano perlomeno l’audacia di dire contro chi rivolgono le loro accuse? Probabilmente sì.

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