Elezioni provinciali: Magrini, Rovelli e Compagnoni corrono con Progetto civico

progetto civico elezioni provincia 2021

VARESE – Nome, simbolo e lista ci sono. Ed è iniziata anche la raccolta firme. Il gruppo di sindaci e amministratori civici “senza bandiera” di partito sono ormai pronti per le elezioni provinciali fissate per il prossimo 18 dicembre, con le quali verrà rinnovato il consiglio di Villa Recalcati.

Il simbolo

Progetto civico per la la provincia di Varese. Questo il nome della lista. E il simbolo: scritta gialla su sfondo blu e al centro tre strisce (verde, bianco e rosso) a formare il tricolore. Non è ancora ufficiale, ma il “brand” dei sindaci “no logo” sta già girando sui moduli della raccolta firme.

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I nomi in lista e i registi

L’operazione civica conta di fatto tre registi: i primi cittadini di Angera e Daverio, ovvero Alessandro Paladini Molgora e Marco Colombo e il sindaco di Masciago Primo Marco Magrini. Con quest’ultimo che sarà anche uno dei candidati di punta del Progetto Civico.

Sul resto della lista per il resto ci sono solo indiscrezioni. Anche se dovrebbe essere certa la presenza tra i candidati di Marina Paola Rovelli, sindaco di Comabbio e di Luca Azzarà, esponente di Uboldo al centro. Non manca poi la sorpresa, ovvero Franco Compagnoni, che alle amministrative di Luino (anno 2020) è stato candidato sindaco sostenuto anche da Fratelli d’Italia (partito che alle prossime provinciale invece, correrà con una lista propria).

I sindaci “no logo” (di partito)

«Nessuna dichiarazione ufficiale, perché questo è il momento di lavorare – spiegano diversi esponenti dell’area civica – quello che possiamo dire è che la nostra lista c’è. Qualcuno pensava fosse una bufala. In realtà, e i nomi dei candidati lo confermeranno, presentiamo una squadra che davvero è espressione di un gruppo di sindaci e consiglieri comunali civici, senza ideologia politica e che amministrano Comuni del Nord, del Centro e del Sud del Varesotto. E con un unico obiettivo: essere la voce a Villa Recalcati di chi non si riconosce in un simbolo o in una bandiera di partito, bensì nel territorio».