Elia Caprile, la diga della Pro Patria. Il podio tigrotto della stagione

PIEROZZI FENOMENALE, PIU RITROVATO

Elia Caprile, miglior tigrotto della stagione (foto Marco Giussani)

BUSTO ARSIZIO – Con l’onorevole sconfitta a Trieste, la stagione calcistica 2021/22 della Pro Patria è giunta al capolinea. In attesa di novità sul fronte societario, dove la situazione resta ingarbugliata ma in evoluzione, abbiamo deciso di stilare il nostro personalissimo podio tigrotto, con i giocatori rivelatisi più decisivi per rendimento nel corso della lunga e altalenante annata sportiva biancoblù.

Elia Caprile, la… Diga

Il biglietto da visita (Leeds United) era di tutto rispetto, ma il numero uno biancoblù (cresciuto sulla sponda Chievo, non a caso la squadra della Diga) ha dimostrato di essere finito in serie C solo per sbaglio. Portiere completo – bravo fra i pali così come nelle uscite – Elia è stato un punto di riferimento, un autentico baluardo. Dal rigore parato alla Juventus, ai miracoli compiuti nella sua Verona contro la Virtus o a Bolzano contro il Sudtirol, senza ovviamente dimenticare la parata salvezza su Monachello contro il Mantova, l’estremo difensore scaligero classe 2001 si è meritato la palma del miglior tigrotto della stagione. Il futuro (per la serie B è già pronto, ma forse non solo…) è nelle sue mani.

Pierozzi, l’enfant prodige viola

L’ingenuo rigore di Trieste ha reso “umano” un ragazzo che, arrivato a Busto ancora 19enne dalla Primavera della Fiorentina, alla sua prima esperienza nel calcio dei grandi ha giocato come un veterano, incantando per tecnica, gamba e senso del gol. Per un esterno siglare ben otto reti (fra cui la perla all’inaugurazione dell’AlbinoLeffe Stadium, ma non solo…) è davvero tanta tanta roba. Se a Firenze stanno pensando di portarlo in ritiro con la prima squadra a Moena, magari più del suo gemello alessandrino Edoardo, non si sbagliano di certo…

Bertoni e Piu, al pallone dan del tu

Ex aequo sul gradino più basso del podio per Luca Bertoni e Alessandro Piu, due giocatori diversi per ruolo, ma entrambi capaci di parlare la stessa lingua calcistica (al pari di Gianluca Nicco, ritornato ai suoi grandi livelli dall’avvento di Sala). Il geometra del centrocampo biancoblù si è sentito: quando c’è stato (la superba prestazione a Lecco è ancora negli occhi di tutti) e soprattutto quando non c’è stato. L’attaccante di Udine, ennesima scommessa vinta di Turotti, ha dimostrato che in serie A e in B non ci si arriva certo per caso, ma che nel calcio ci vuole un attimo per perdersi. A Busto, dove ha finalmente giocato con continuità, ha ritrovato la strada smarrita, anche sotto porta con 9 gol (tre con la Giana). La partita di Salò ha dimostrato cosa può fare Piu, atteso nella prossima stagione alla doppia cifra: da raggiungere con maggior cinismo e cattiveria sotto porta.

Caprile Pro Patria podio – MALPENSA 24