Energia, Confartigianato Alto Milanese: «Bolletta più cara in Ue, serve equità»

legnano energia confartigianato altomilanese

LEGNANO – La bolletta elettrica delle piccole imprese italiane è la più cara d’Europa. È quanto rimarca oggi, venerdì 3 settembre, Confartigianato Imprese Alto Milanese.

Gli artigiani e i piccoli imprenditori che consumano fino a 20 MWh (vale a dire l’87,8% dei punti di prelievo del mercato elettrico non domestico) pagano il prezzo più alto dell’elettricità nell’Ue, superiore del 18,1% rispetto alla media dei Paesi dell’Eurozona. Un gap che si mantiene costante da anni: dal 2008 al 2020 il maggiore costo dell’elettricità pagato dalle piccole italiane rispetto all’Ue si attesta su una media del 25,5%.

“Scossa” da oneri fiscali e parafiscali

Un rapporto di Confartigianato ha analizzato squilibri e distorsioni nel mercato energetico a danno della competitività dei piccoli imprenditori. A gonfiare il prezzo finale dell’energia per le piccole imprese sono soprattutto gli oneri fiscali e parafiscali che, per la fascia di consumi fino a 20 MWh, sono maggiori del 36,2% rispetto a quelli applicati nella media dei Paesi dell’Eurozona. Più tasse, quindi, ma, secondo Confartigianato, anche mal distribuite fra i diversi consumatori: ancora una volta le più penalizzate sono le piccole imprese in bassa tensione che, a fronte di una quota di consumi energetici del 24,5%, sono costrette a pagare il 33,2% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica. Mentre per le grandi aziende energivore con il 14,7% dei consumi la quota degli oneri generali di sistema scende al 9,2%.

Rossini: «I piccoli meno consumano, più pagano»

«In pratica – sottolinea il segretario generale di Confartigianato Imprese Alto Milanese, Giacomo Rossini – ai piccoli imprenditori si applica l’assurdo meccanismo: meno consumi, più paghi. Uno squilibrio incomprensibile che costringe i piccoli imprenditori a caricarsi i costi degli altri utenti e ostacola gli sforzi per agganciare la ripresa. Per fortuna, in un anno in cui le bollette crescono a ritmi vertiginosi per il rincaro delle materie prime, le imprese che si affidano al nostro consorzio Cenpi hanno avuto il prezzo bloccato per tutto il 2021, usufruendo di un notevole risparmio. Tutto ciò, però  – conclude Rossini – dev’essere accompagnato da un nuovo meccanismo degli oneri generali di sistema, che ne distribuisca in modo più equo il loro peso fra le diverse dimensioni d’azienda».

La ricetta di Confartigianato Alto Milanese per la ripresa dopo gli effetti del Covid

legnano energia confartigianato altomilanese – MALPENSA24