Ex Borri, sette offerte per l’appalto PNRR: Busto fa rinascere la grande incompiuta

BUSTO ARSIZIO – Lo scacco alla grande incompiuta sarà presto realtà. Ci sono sette operatori economici in corsa per aggiudicarsi l’appalto del recupero dell’ex Calzaturificio Borri, finanziato con i fondi PNRR. Il bando di gara è scaduto lo scorso 13 novembre, dopo una proroga tecnica dei termini. Ora è stata nominata la commissione aggiudicatrice che stabilirà la graduatoria. L’obiettivo dell’amministrazione è di aprire il cantiere la prossima primavera 2024 per chiuderlo, come previsto dalle regole del piano europeo, entro il 2026.

Il cantiere PNRR più atteso

Le sette offerte sono arrivate tutte negli ultimi giorni, tra il 10 e il 13 novembre. La procedura sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. È senza dubbio il cantiere più atteso tra quelli del PNRR: sono passati più di vent’anni ormai dalla controversa acquisizione operata ai tempi della giunta monocolore leghista guidata da Gianfranco Tosi e sono già passati diversi anni anche dalla prima fase della ristrutturazione a cura dell’operatore privato che ha realizzato l’altrettanto controverso intervento di edificazione della Coop di viale Duca d’Aosta.

L’opera

Il recupero dell’ex Borri è un’opera da oltre 11 milioni e 780mila euro che fa parte del pacchetto PINQUA da 28,7 milioni, finanziato per 15,1 milioni con le risorse del PNRR. Il progetto prevede la creazione di tre piazze, un suggestivo boulevard alberato e un auditorium per la musica da 334 posti con annesso centro culturale polivalente, mentre la parte storica del complesso ospiterà uffici comunali e infine gli edifici a contorno (la casetta e le due ville) verranno destinati rispettivamente a portineria di quartiere e a residenze sanitarie per disabili. Il tutto dovrà essere pronto per il 2026.

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