Exit poll elezioni regionali: tutto previsto, o quasi

regionali exit poll

Sorprese? Dagli exit poll sui risultati delle elezioni regionali in Lombardia non c’è nulla di diverso rispetto ai sondaggi che giravano da settimane riguardo i governatori. Attilio Fontana è confermato presidente senza se e senza ma, seppure di fronte alla disaffezione per le urne dei lombardi (ha votato più o meno il 40 per cento degli aventi diritto!). Un dato, quello del crollo della partecipazione al voto, che merita una serie di riflessioni dedicate. Per ora, in attesa di capire i flussi di voto all’interno dei singoli schieramenti, è indiscutibile che il centrodestra rimane in cima alle preferenze di un elettorato che da 30 anni si esprime senza soluzioni di continuità in quella direzione. Così come è accaduto questa volta, nonostante tutte le critiche espresse dalle opposizioni e da molti media all’azione dell’esecutivo Fontana, dalla gestione del Covid fino alle pesanti questioni della Sanità. Una adesione più politica che amministrativa, se così possiamo pensare, in scia alle scelte delle elezioni nazionali di settembre.

Fontana in sella per altri cinque anni, con il suo più prossimo contendente, Pierfrancesco Majorino, attestato, secondo le prime proiezioni, a 15 punti di differenza. Quasi un abisso, che non risulterebbe colmato nemmeno sommando i voti del Terzo Polo, che contava sull’effetto Moratti, che non c’è stato. Una delusione, se proprio vogliamo dirla tutta, per uno schieramento centrista che si è presentato alle elezioni con ben altre ambizioni.

Il  centrosinistra paga anche le indeterminatezze del Partito democratico e, molto probabilmente, l’alleanza lombarda con i Cinque Stelle. I pentastellati non hanno mai acchiappato vasti consensi in Lombardia e, tutto sommato, non sono mai piaciuti a un’ampia parte proprio dei democrat, ai quali, in altri contesti, è stato spiegato che i Cinque Stelle sono (erano) il diavolo. Detta così, un flop politico che peserà sul futuro cammino della coalizione in consiglio regionale. All’interno del quale, se gli exit poll saranno confermati, Fontana potrà contare sul premio di maggioranza, consentendogli, sulla carta, un mandato in tutta tranquillità. Salvo, evidentemente, i rapporti di forza nel centrodestra che potrebbero risultare sovvertiti dalla conta finale delle preferenze. A quel punto, una nuova partita tutta “in famiglia” ancora da disputare.

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