Fagnano verso il voto, il PD vuole il centro sinistra unito. Ma non tutti ci stanno

FAGNANO OLONA – «Il nostro obiettivo è preparare il terreno per una lista unica di centro sinistra». Così Massimo Canavesi, segretario del circolo fagnanese del Partito democratico rompe il silenzio post dimissioni. Infatti, se il sindaco in carica, Elena Catelli, non cambierà idea, il 10 ottobre si dovrebbe tornare alle urne anche a Fagnano Olona, con 3 anni di anticipo. Il Pd si sta infatti muovendo per incontrare le altre forze politiche e civiche del paese e creare un’unica lista, ma dopo le divergenze con Siamo Fagnano, il capogruppo Marco Baroffio sceglie il silenzio: «Siamo in una pausa attenta: osserviamo ciò che succede, ma non ci sbilanciamo fino al 13 luglio».

Pd cerca alleati

A poco meno di una settimana dalle dimissioni a sorpresa del sindaco di Fagnano Olona, Elena Catelli, in paese si stanno muovendo un po’ tutti, dal momento che l’opzione più probabile è quella del ritorno alle urne il prossimo 10 ottobre. In casa Pd c’è aria di movimenti politici, tant’é che è lo stesso segretario, Massimo Canavesi, ad annunciare la volontà di creare una lista civica unica che compatti il centro sinistra per le prossime elezioni.

Lista civica

«Quello che ci interessa – esordisce Canavesi – è il bene di Fagnano, quindi in questi giorni stiamo facendo partire una serie di discorsi e discussioni con forze politiche e civiche in modo da creare una lista unica del centro sinistra che sia appunto civica e senza veti politici». Il segretario lascia anche a intendere che ci sono già stati dei contatti e che «lo spazio per andare compatti alle elezioni c’è», ma non vuole svelare i dettagli. «Però – specifica – non escludiamo nessuno».

Baroffio tace

A interessare è in particolare il rapporto con Siamo Fagnano, dal momento che negli ultimi tempi sembrava essersi consumata una vera e propria rottura tra politico e civico. Infatti, il capogruppo, Marco Baroffio, sceglie la via del silenzio e non vuole rilasciare dichiarazioni in merito ai piani della lista. «Siamo in una pausa attenta: osserviamo ovviamente ciò che accade, dato che ora sembra che tutti si stiano muovendo, ma per ora non diciamo nulla. Quando poi il 13 luglio finiranno i 20 giorni per ritirare le dimissioni, scenario che non vedo proprio probabile, e si scioglierà il consiglio, allora vedremo», dice Baroffio.

Carlesso non cerca voti

I tempi, però, sono alquanto stretti, e altre forze che fino a oggi siedono in minoranza, come Fagnano Bene Comune, capitanato da Paolo Carlesso, stanno tastando il terreno. «Abbiamo chiesto un incontro con Baroffio, ma anche Walter Lomi (Movimento Cinque Stelle) e Pd», spiega il capogruppo. Che allo stesso tempo si sta avvicinando ai molti cittadini che in questi due anni hanno supportato le nostre cause».

Carlesso auspica quindi il ripristino di un clima di dialogo e di condivisione tra i gruppi che si propongono di amministrare. «Noi, per esempio, con le altre minoranze abbiamo trovato una collaborazione proficua per tutti. Il nostro gruppo è sempre stato aperto al confronto». Carlesso, però, pone due condizioni di case: l’impronta civica da un lato, «che si esprime nel rapporto paritario tra le persone che partecipano, nel favorire il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali e nella comprensione degli stessi». Dall’altro anche il rifiuto di «sovrastrutture, ovvero imposizioni esterne che siano esse provinciali, nazionali o locali. Non cerchiamo voti ma persone che partecipino alle decisioni».

Interessati solo alle poltrone

A intervenire è anche Walter Lomi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, che riporta l’attenzione sul «bene comune. E’ questo orizzonte che dovrebbe guidarci sempre: capiamo la necessità del sindaco di staccare la spina a una situazione oramai al degrado, ma non accettiamo le tempistiche, ancor peggio aborriamo il comportamento di chi nella maggioranza non è stato in grado di pensare ai cittadini». Insomma, i pentastellati condividono la scelta, ma non le tempistiche perché, d’altra parte, siamo ancora in un periodo di pandemia e «se tutto andrà bene, nel bel mezzo di una fase di ricostruzione sperata da tutti, non è e assolutamente non era il momento di mollare».

Quanto alle ormai prossime elezioni Lomi sottolinea il desiderio di rimettersi in gioco immediatamente, sperando in un commissariamento brevissimo, ma non dimentica i due anni passati: «Siamo stati amministrati da coalizioni (o liste civiche) nate allo solo scopo di marchiare le poltrone fagnanesi (1 assessore Lega, 2 F.I. ecc). Noi vogliamo migliorare Fagnano Olona sulla base di progetti nell’interesse pubblico».

Fagnano, Catelli: «Dimissioni irrevocabili». E per guidare la Lega spunta l’ipotesi Rosa

fagnano olona elezioni pd – MALPENSA24