Somma, Lega: «Con la scusa del Covid limitano gli spazi ai giovani»

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SOMMA LOMBARDO – «A questo punto, se il motivo è evitare assembramenti, non è corretto normare solo il campo da pallacanestro in via Paradiso e lasciare aperti – tutto il giorno – quelli presenti negli altri parchi di Somma Lombardo». Per il capogruppo della Lega, Alberto Barcaro, qualcosa non torna. Da oggi, 28 giugno, il campetto da street basket torna ad accogliere i giovani dopo il lungo periodo di stop a causa della pandemia. Se solo non fosse che gli accessi sono stati limitati a lunedì, giovedì e sabato. E soltanto per quattro ore al giorno, dalle 15 alle 19. Il motivo: le regole anti-Covid. Beh, la domanda vien da sé: com’è possibile? Proprio ora che in tutta Italia si sta procedendo a vele spiegate verso un ritorno alla normalità, con un evidente venir meno delle restrizioni (sempre da oggi non è obbligatorio l’utilizzo della mascherina all’aperto), è veramente necessario limitare l’utilizzo del campetto di via Paradiso per evitare rischi di contagio? O meglio, perché solo di quel campetto visto che ci sono canestri in almeno altri due spazi pubblici della città? Un modo per dire che «queste decisioni fanno pensare a una diversa motivazione», affonda Barcaro. Su tutte, le non poche lamentele che nel corso degli anni sono state avanzate dai residenti per via dei rumori.

Perché gli altri campi sì?

Intanto, a nome dell’amministrazione comunale, è intervenuto sulla questione l’assessore allo Sport, Edoardo Piantanida Chiesa. Prima provando a smentire. E poi scaricando la colpa sulla stampa che «non ha interpellato nessuno della giunta per potersi chiarire e confrontare». O più per evitare che i giornalisti esprimano un punto di vista differente? In ogni caso, la vicenda viene riconsegnata nelle mani della politica. Piantanida conferma infatti che «abbiamo voluto iniziare una sperimentazione con orari limitati per monitorare il controllo degli accessi e il numero dei fruitori per evitare assembramenti». Precisazioni che non hanno del tutto convinto chi, nel 2015, ha realizzato il campo da basket, cioè proprio Barcaro, allora assessore ai Lavori Pubblici. E oggi che è alla guida del primo partito d’opposizione in città, torna alla carica: «Ho chiesto un accesso agli atti per conoscere i motivi che hanno portato alla chiusura del campo», spiega. Se è per evitare assembramenti, «allora si dovevano prendere provvedimenti anche per gli altri parchi che ne hanno uno». Il riferimento va, ad esempio, al parco di corso Europa. O quello in via Beltramolli a Mezzana. Ma vale anche per «il campo da calcio di via Marconi: quando eravamo in zona rossa è rimasto sempre aperto con i ragazzi che andavano a giocare, assembrandosi. E succede anche ora». Come succede per «i centri estivi, dove i bimbi sono controllati dai responsabili. Una soluzione si poteva trovare anche per altre circostanze, tipo in via Paradiso». Insomma, «non si può continuare con questa linea di chiusura».

«Bastava un cartello»

Un’idea di soluzione, Barcaro ce l’ha. «Secondo me, bastava un cartello all’esterno che indicasse le modalità di accesso. Avrebbe evitato di lasciarlo aperto solo 4 ore al giorno e senza controlli». Al contrario, «si poteva lasciarlo aperto sempre, dando compito alla polizia locale di fare controlli a random: se passando ci fossero stati dentro più di dieci ragazzi, allora scattava la multa». Di fatto, «ci vuole buon senso». Un ragionamento che va in un’unica direzione: «Queste decisioni lasciano pensare che i motivi possano essere altri. In tutta probabilità, i problemi con il vicinato». Semplificando, la tesi leghista è la seguente: con la scusa del Covid l’amministrazione comunale si sarebbe arresa alle continue lamentele dei residenti, accontentando le loro richieste a scapito dei giovani, andando a limitare fortemente uno dei pochi spazi di svago a ingresso libero della città.
A rincarare la dose, la proposta già avanzata dalla Lega. «Nella rivista civica (Spazio Aperto, ndr) avevamo scritto un articolo in cui dicevamo che sarebbe stato bello intitolare il campetto da basket alle vittime del Covid, come segno di ripartenza e di rinascita».

Problemi di prenotazione

Anche sui metodi di prenotazione sembrano esserci degli intoppi. Oltre a un form da compilare on line, il comunicato stampa, diramato dall’ufficio comunicazione del Comune di Somma Lombardo, indicava il nome,  il recapito telefonico e la mail privata del responsabile a cui rivolgersi per poter riservare la propria ora di gioco. La persona indicata ha contattato ieri la nostra redazione chiedendo l’immediata rimozione delle sue generalità in quanto considerati privati.

 

Somma blinda il campo da basket di via Paradiso. Si può usare solo 4 ore al giorno

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