Fanghi tossici nel Parco del Roccolo: sindaci pronti a costituirsi parte civile

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CANEGRATE – Poche righe diffuse tra ieri e oggi, sabato 19 giugno, per annunciare di essere pronti a costituirsi come parte civile nel processo contro gli inquinatori. Così i sindaci dei Comuni del Parco del Roccolo, di cui Canegrate è capofila, intendono difendere gli interessi del territorio e far valere le ragioni delle Amministrazioni locali nei confronti dei responsabili di sversamenti di sostanze tossiche in aree agricole. Le indagini, tuttora in corso, sono coperte dal segreto istruttorio e quindi ancora non si sa se il Parco del Legnanese è fra i territori colpiti da questo crimine contro l’ambiente.

«Con riferimento all’indagine dei Carabinieri Forestali e della Procura di Brescia – si legge in una breve nota firmata dal sindaco di Canegrate, Roberto Colombo, capo convenzione del Parco del Roccolo – sull’utilizzo in agricoltura di fanghi contaminati da metalli pesanti, idrocarburi ed altre sostanze inquinanti, l’Ente gestore del Parco del Roccolo non è a conoscenza di eventuali terreni agricoli dove sarebbe avvenuto tale spandimento. Tuttavia, se lo spandimento venisse confermato anche nei terreni agricoli del Parco, il Comitato di coordinamento (Assemblea dei sindaci) è pronto a costituirsi come parte civile nel processo che seguirà alle indagini».

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