Farioli a Forza Italia: «Unitevi al nostro gruppo. E la civica sarà un problema»

BUSTO ARSIZIO – «La lista preponderante della nuova amministrazione è una sommatoria eterogenea e incoerente. Governare sarà un problema». La lista civica di Antonelli, “primo partito” in città, finisce nel mirino di Gigi Farioli, candidato sindaco arrivato terzo nella competizione del 3-4 ottobre, che guiderà in consiglio comunale un gruppo unico di moderati e riformisti: «Al gruppo di Forza Italia chiederò, se lo vorrà e se vorrà essere coerente con i propri principi, di unirsi al nostro». Portare Antonelli al ballottaggio non gli è riuscito, ma l’ex sindaco rivendica lo «straordinario risultato» del 15% alle elezioni e non finisce di stupire. Aprendo le porte a Forza Italia, partito di cui è tuttora iscritto. E il cui 8,5% alle urne «dimostra che c’è una domanda forte di un governo competente, non estremista, liberale, popolare, moderato e coerente».

Farioli, come giudica l’esito delle elezioni?
«Faccio i complimenti e gli auguri di buon lavoro al sindaco e a tutti gli eletti, ma non si può non rimarcare il gravissimo dato di astensionismo. Busto, in controtendenza con la sua storia, ha registrato nettamente il più basso livello di partecipazione a livello provinciale. Per la prima volta nella sua storia l’intero consiglio comunale, e non solo il sindaco, sarà rappresentativo di meno della metà dei cittadini aventi diritto al voto, ovvero rappresentativo di una netta minoranza dei cittadini. Ovviamente chi non partecipa lascia che gli altri decidano, ma è doveroso che sia il tema su cui chi ama la politica, la democrazia e la città debba riflettere».

Alla vostra coalizione cosa è mancato per arrivare al ballottaggio?
«Ictu oculi, emerge che laddove maggiore è stato l’astensionismo, maggiore è stata la vittoria del sindaco uscente. Significativo del fatto che evidentemente il desiderio di continuità e riconferma di chi ha potuto fare la campagna elettorale sfruttando, legittimamente e anche al di là del legittimo, le leve del potere e della comunicazione istituzionale, ha inevitabilmente finito con il coinvolgere di più. E sono le periferie, o comunque le realtà non gravitanti nel centro città, a mostrare minor partecipazione».

Non siete riusciti ad intercettare gli indecisi?
«A differenza delle altre grandi città, Varese in primis ma anche Gallarate, dove c’è stata una fortissima polarizzazione tra le due coalizioni tradizionali, pur essendo ricche di contraddizioni, senza lasciare spazio a forze terze, a Busto la proposta politica sunteggiata dal sottoscritto e dalle forze liberali e riformiste costrette senza simboli di partito ha ottenuto il 15%, un risultato straordinario. Il che fa pensare che ci sia una forte domanda di rappresentanza liberale, popolare, moderata, più attenta alle competenze, all’esperienza e alla concretezza, più che all’appartenenza ideologica estrema. Se uniamo questo dato alla gravissima sconfitta dei partiti tradizionali, soprattutto nel centrodestra ma anche nel centrosinistra, dimostra che queste elezioni a Busto hanno polarizzato l’attenzione più sulle persone interessate e motivate che non sulla capacità di rappresentanza politica».

L’exploit della civica conferma quel rischio di cannibalizzazione che temeva Forza Italia, con lei alla guida, quando provava a frenare la lista del sindaco?
«Chiariamo che non fu Forza Italia a richiedere l’assenza di liste personali, ma si unì ad una richiesta univoca di tutte le forze politiche provinciali di evitare che si creassero liste a tal punto personalistiche da impedire un governo morale e responsabilizzato della cosa pubblica. E questo sarà un problema che il pur straordinario vincitore Emanuele Antonelli si porrà. Mai come in questo periodo occorrerà avere un’apertura al consiglio comunale, una maggiore apertura all’intera società civile, ma soprattutto una visione di sintesi su una visione e vocazione coerente. Mi chiedo come possa esserci, una visione d’insieme laddove la lista che è preponderante è non dico un’accozzaglia, perché potrebbe sembrare offensivo, ma una sommatoria assolutamente eterogenea e incoerente di rappresentanti di interessi particolaristici zonali o peggio provenienti da culture politiche e sociali opposte, dal radicamento post-comunista al rifondatore comunista al fascista vicino a Casa Pound. Questo sarà il problema di questa amministrazione. E le elezioni confermano che la logica che l’intera Forza Italia provinciale aveva chiesto fino alla prima settimana di agosto, e l’esigenza di valorizzazione delle forze centrali e moderati, hanno dimostrato che era politicamente giusta».

Però ha vinto il “solito” centrodestra…

«Oggi Antonelli vince grazie alla sommatoria tra il personalismo della sua lista, che porrà problemi di governo, e grazie a un 8,5% di Forza Italia. Se lo aggiungiamo al 15% di Farioli appare evidente che c’è una domanda forte di un governo competente, non estremista, liberale, popolare, moderato e coerente».

Nei numeri, un’occasione persa?
«No, l’inizio di un percorso».

Ma in consiglio ci sarà un gruppo di Forza Italia senza Gigi Farioli. Che effetto le fa?
«Gigi Farioli è uomo di centrodestra: me lo ha confermato Silvio Berlusconi in una lettera dieci giorni fa in cui, confermandomi la sua stima, ha ribadito che c’è bisogno di più popolari, più liberali, più cristiani e più riformisti. Proprio per questo se ci sarà un gruppo di Forza Italia chiederò, se lo vorrà e se vorrà essere coerente con questi principi, di unirsi al nostro gruppo. Così come lanceremo in consiglio una proposta federativa per un intergruppo per la sussidiarietà orizzontale e la libertà di educazione. E se mi è sembrato grave e inopportuno, anche se giustificato da un eccessivo terrore e ossessione, accusare Farioli di ogni maldicenza e soprattutto di volerlo buttare a sinistra contro la sua volontà e contro la sua chiara ed evidente natura e coerenza, analogamente al tentativo fatto dai democratici di sinistra a Roma con Calenda di definirlo fascista di destra, penso sia stato stupido, inopportuno e meschino ribadirlo dopo la vittoria».

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busto arsizio gigi farioli – MALPENSA24