BUSTO ARSIZIO – Oltraggiata la memoria di Norma Cossetto al parco di via Ugo Foscolo: una mano ignota aveva scritto “fascista” sulla targa dedicata alla 23enne studentessa di Padova martire delle foibe nel parco a lei intitolata. La scritta è stata subito cancellata, ripulendo la targa, ma la vicepresidente del consiglio comunale Claudia Cozzi (Fratelli d’Italia) si scaglia contro «la meschinità» dell’autore di questo gesto. E ricordando la verità storica sulla vicenda: «L’unica colpa di Norma Cossetto era quella di essere italiana».
L’oltraggio alla memoria
La targa vandalizzata è stata scoperta questa mattina, 24 febbraio, e nel giro di poche ore è stata ripulita e ripristinata grazie all’intervento degli addetti incaricati dal Comune di Busto Arsizio. Ma la ferita inferta alla memoria di Norma Cossetto non deve passare sotto silenzio, secondo Claudia Cozzi, vicepresidente del consiglio comunale per Fratelli d’Italia e promotrice della mozione, votata all’unanimità, che portò all’intitolazione del parco di via Ugo Foscolo a Norma Cossetto. «Deturpare una lapide o una stele denota sempre grande meschinità e scarso senso della pietà – le parole di Claudia Cozzi – dieci giorni fa i ragazzi dei licei hanno organizzato delle bellissime performance per il Giorno del Ricordo, fra due settimane sarà la festa della donna eppure l’intelligentone di turno deve dimostrare la sua ignoranza banalizzando, con una parola anacronistica utilizzata con chiara accezione offensiva, la morte di una ragazza di 23 anni la cui unica colpa è stata quella di essere italiana».
Il sospetto
Il sospetto è che dietro all’oltraggio alla targa di Norma Cossetto possa esserci qualcuno dei ragazzi che abitualmente frequentano il parco di via Foscolo, i cui coetanei sono stati protagonisti delle celebrazioni del Giorno del Ricordo del 10 febbraio. Il parco Cossetto infatti è ormai diventato uno dei punti cruciali in cui viene celebrato ogni anno il Giorno del Ricordo, la data istituzionale in cui l’Italia commemora la tragedia delle foibe e dell’esilio degli italiani dall’Istria, dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia.