«Fazioso e insolente»: il centrodestra legnanese chiede la testa del presidente del consiglio comunale

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LEGNANO – «Comportamenti non improntati all’imparzialità» e che «non possono trovare giustificazione nella mera applicazione dei regolamenti»: sono le accuse mosse dal centrodestra legnanese nei confronti del presidente del consiglio comunale, Umberto Silvestri (nella foto), per il quale 4 gruppi hanno presentato martedì scorso, 13 dicembre, la formale proposta di revoca. La proposta sarà votata in presenza e con voto segreto martedì prossimo, 20 dicembre, prima di procedere con l’ordine del giorno del consiglio.

La richiesta di Lega, Toia Sindaco, Forza Italia e Fratelli d’Italia (rappresentati in tutto da un terzo dei consiglieri, quanto prevede il regolamento per questa procedura) ha innescato oggi, giovedì, la calendarizzazione del voto da parte del consigliere anziano, Luca Benetti.

«Altro che imparziale, è un’appendice della giunta»

A detta del centrodestra Silvestri, detto “Chester” dagli amici e subentrato a Federico Amadei a metà luglio del 2021, neanche un anno dopo l’inizio della legislatura, «ha ripetutamente rinunciato, dall’inizio della sua elezione a oggi, al suo ruolo di imparzialità; partecipando ripetutamente ad iniziative della giunta, ha erroneamente interpretato il proprio ruolo alla stregua di una appendice della giunta stessa».

Nella lunga lista di accuse rivolte a Silvestri, eletto nelle file del Pd, il centrodestra ricorda: «Non ha intrapreso adeguati provvedimenti per tutelare anche i consiglieri di opposizione dinnanzi a gravi episodi di violenza e di minacce di morte inviate dall’account social della Consulta Giovani; si è reso protagonista di ingiuriose esclamazioni nei confronti dei consiglieri di minoranza, anche a latere dei lavori d’aula; ha modificato e continua a modificare, secondo valutazioni politiche strettamente personali, l’ordine dei lavori d’aula, senza di questo informare la conferenza dei capigruppo con cui, da regolamento, vengono sistematicamente presi accordi preventivi».

Martedì il voto segreto sulla proposta di revoca

La proposta di revoca è l’ultima goccia di un vaso ricolmo di screzi tra i banchi del centrodestra e la presidenza del consiglio, che si ripetono puntualmente ad ogni assemblea, in particolare tra Silvestri e i consiglieri della Lega e della lista civica a questa collegata. Difficilmente, però, la proposta sarà approvata, considerata la solidità della maggioranza arancione in consiglio, pari a 14 consiglieri su 24 più il sindaco dopo l’uscita dal Pd dello stesso Amadei, oggi nel gruppo misto. Di certo, la permanenza di Silvestri come presidente non contribuirebbe a rasserenare il clima delle sedute consiliari, in cui sono da attendersi altri aspri confronti verbali con larga parte delle minoranze.

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