Voto di scambio a Ferno: via al processo. Con Gesualdi imputato anche l’ex consigliere Pozzi

FERNO – Voto di scambio a Ferno: via al processo. Udienza oggi, martedì 31 gennaio, davanti al collegio del Tribunale di Busto Arsizio presieduto dal presidente della sezione penale bustocca Giuseppe Fazio. Al banco ci sono l’ex sindaco di Ferno Filippo Gesualdi, assistito dall’avvocato Gianluca Franchi (nella foto),  accusato di voto di scambio politico-mafioso in concorso con Mario Curcio, uomo di fiducia di Emanuele De Castro, pentito chiave nell’indagine Krimisa coordinata dalla Dda di Milano e un tempo potente braccio destro di Vincenzo Rispoli, il boss di Cirò Marina, a capo della locale legnanese e oggi detenuto al 41 bis.

Gli imputati

Il pubblico ministero della Dda di Milano Alessandra Cerreti, oggi presente in aula, ha inoltre chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per turbativa d’asta aggravata dal metodo mafioso per l’ex consigliere comunale di Ferno Alessandro Pozzi con i fratelli Marco e Mario Filippelli, ritenuto, quest’ultimo, componente pure lui della cosca di Legnano-Lonate Pozzolo. A giudizio anche altre tre persone per falsa testimonianza ai giudici.

L’ex sindaco rigetta le accuse

Il processo si è aperto ma è stato immediatamente rinviato al 16 maggio per un vizio di notifica. Parte civile nel procedimento si è costituito il Comune di Ferno. Gesualdi è accusato di presunto scambio elettorale politico-mafioso (416Ter). Secondo l’Antimafia di Milano, «Gesualdi, in qualità di candidato sindaco alle Amministrative nel Comune di Ferno, nel giugno 2017, accettava la promessa da Emanuele De Castro», condannato per mafia nel 2013 e nel 2020, oggi collaboratore di Giustizia, «effettuata per il tramite di Mario Curcio, suo uomo di fiducia, ed Enzo Misiano», di «procurargli voti in cambio della disponibilità a soddisfare esigenze o interessi dell’associazione mafiosa», condizione che, secondo la magistratura, «si è effettivamente verificata» in due occasioni.

Ferno parte civile

L’ex primo cittadino ha sempre rigettato le accuse accogliendo il rinvio a giudizio come l’opportunità di chiarire definitivamente la propria posizione. Tanto da aver scelto di affrontare il dibattimento evitando riti alternativi che avrebbero garantito sconti di pena in caso di condanna. Lo stesso Gesualdi è il solo imputato a non essersi opposto alla costituzione di parte civile del Comune di Ferno comprendendo la scelta dell’attuale amministrazione.

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