Fontana torna ottimista: contagi in calo, «forse sta per iniziare la discesa»

MILANO – Più tamponi, ma meno casi positivi. Il bollettino del coronavirus di oggi riporta la speranza: «Sicuramente non sta crescendo la linea di contagi ma penso stia per iniziare la discesa». Ad affermarlo è il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che dalla «preoccupazione» che aveva espresso ieri per la crescita dei numeri, poi mitigata dalle spiegazioni del professor Perno del Niguarda e dal suo «cauto ottimismo», si lascia andare ad una previsione sulla possibilità che il trend dei contagi possa finalmente invertirsi. «Come a Wuhan».

L’anticipazione di Fontana

«Anche oggi c’è stato un processamento di maggiori tamponi, ma ciò nonostante oggi si assiste a una riduzione del numero dei contagi – l’anticipazione del governatore della Lombardia nel punto stampa di metà giornata – questa è la dimostrazione che bisogna fare una media di almeno 5 giorni per avere un quadro preciso, quella di ieri è stata una giornata particolare, e ora i numeri si stanno consolidando. Io penso che nei prossimi giorni potremo vedere la discesa, ma non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo continuare con i nostri sforzi perché a Wuhan sono stati premiati e il contagio si è arrestato. Dunque dobbiamo continuare a rispettare le regole».

Meno spostamenti

Come i lombardi stanno facendo, visto che dall’analisi dei dati delle celle telefoniche, fa notare Fontana, «si è potuto accertare come anche la percentuale di spostamenti si sia ulteriormente ridotta dell’1% rispetto a ieri e del 7% rispetto alla scorsa settimana». Fatta 100 la mobilità pre-emergenza, sono scesi dunque a 35 i cittadini che si spostano in Lombardia.

Più tamponi e il nuovo ospedale

Tra le novità annunciate dal governatore lombardo, anche il cambio di strategia sui tamponi, dovuto alle nuove «indicazioni da parte dell’Istituto superiore di sanità di processare tamponi anche a chi è monosintomatico e non più solo a chi ne aveva due su tre». Fermo restando, ricorda Fontana, che la Lombardia non ha «problemi sul numero di tamponi ma sul processamento. Noi con i nostri laboratori siamo al limite, siamo nell’ordine dei 5.000 tamponi al giorno e in quella direzione continuiamo ad andare». E poi la prospettiva di inaugurare il nuovo ospedale in Fiera già «all’inizio della prossima settimana». Oggi, 27 marzo, la giunta ha stabilito che la struttura temporanea al Portello sarà accorpata al Policlinico di Milano, come «una sorta di reparto». L’Irrcs milanese sarà proprietario dei moduli per le terapie intensive e si occuperà della selezione e assunzione del personale, degli impianti necessari e della gestione complessiva.

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