Galimberti in largo Flaiano: «La Lega ha “perso” tempo e soldi. Ora c’è il cantiere»

varese davide galimberti largo flaiano

VARESE – L’ultimo, o forse il penultimo colpo (manca ancora la festa di chiusura prevista per l’ora dell’aperitivo) di questa campagna elettorale, Davide Galimberti lo sferra in largo Flaiano. Anzi, per l’esattezza proprio nell’imbuto che porta in autostrada e dove, fermo in coda, per caso, c’è Alessandro Alfieri, il quale abbassa il finestrino e dice: «Sindaco, vero che queste code le eliminiamo?». Un siparietto dettato dalla coincidenza e non dall’organizzazione della macchina comunicativa di Galimberti, ma che introduce l’argomento.

Il faldone dell’inefficienza

Davide Galimberti arriva all’appuntamento con la stampa (oggi, venerdì 1 ottobre) con in mano un faldone di documenti. «E’ il progetto definitivo della riqualificazione di largo Flaiano realizzato dall’amministrazione leghista nel 2006. E che è costato 150 mila euro. Qui dentro – dice indicando la pila di documenti custoditi nel raccoglitore – c’è anche la richiesta di un finanziamento di 800 mila euro per l’intervento. E la rinuncia, nel 2008, ad avere quei soldi dalla Regione. Ecco, credo che questo plico sia la dimostrazione dell’immobilismo leghista. Che rischia di venire “restaurato” qualora dovesse vincere Matteo Bianchi».

Altra martellata sull’ex caserma

E da largo Flaiano a piazzale Repubblica, coda permettendo, il passo è davvero breve: «Se questi documenti dimostrano l’inefficienza delle amministrazioni leghiste che mi hanno preceduto, l’idea di Bianchi di portare gli uffici all’ex caserma Garibaldi è il segnale che il centrodestra vuole bloccare tutto. Vuole fermare il cambiamento che la mia amministrazione ha portato avanti con una serie di opere concrete. Perché cambiare in corsa la destinazione dell’ex caserma significa proprio questo: fermare lo sviluppo della città e perdere o “buttare” i soldi stanziati per restituire ai varesini quell’edificio lasciato abbandonato e degradato per troppi anni».