GALLARATE – «Erano anni che non si vedeva così», dicono i gallaratesi guardando l’acqua dell’Arnetta attraversare la città a un livello a cui nessuno era più abituato. Il motivo si spiega naturalmente con le abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi che a Sesto Calende hanno innalzato il lago Maggiore a un’altezza idrometrica di 153 centimetri. Ma i livelli sono sotto controllo.
Esondazione scongiurata
L’ondata di maltempo si è esaurita e non si prevedono piogge di notevole entità nei prossimi giorni. L’esondazione è stata dunque scongiurata anche grazie alla regolazione della diga della Miorina che ha fatto defluire le acque portando il livello del Verbano intorno ai 150 centimetri, con un +50 rispetto a inizio settimana ma abbondantemente sotto la soglia di guardia di 2 metri. Non si tratta nemmeno del picco massimo annuale che era stato registrato a fine settembre quando l’altezza idrometrica toccò i 182 centimetri.
Torrente Arno in piena
A Gallarate fa un certo effetto ormai vedere l’acqua nell’Arnetta perché da tempo la falda è esaurita ed è praticamente diventato un canale scolmatore che raccoglie l’acqua piovana e la fa defluire. E non preoccupano più nemmeno troppo le bombe d’acqua perché le vasche di laminazione (ce n’è una tra Cavaria, Cassano e Gallarate dotata di un volume utile di invaso pari a 1.100.000 metri cubi) e spagliamento che controllano il deflusso evitando che il torrente Arno arrivi in strada. Nonostante ciò, i livelli alti di questi giorni dimostrano l’insensatezza di chi lo vuole tombinare proponendo persino di trasformare l’alveo in una pista ciclabile. Senza dimenticare la bizzarra proposta di chi, alcuni anni fa durante un consiglio comunale, ipotizzò di rivitalizzare il corso d’acqua cittadino con i bateau-mouche come sulla Senna a Parigi. E non era uno scherzo.