Cassani replica a Pd, Gnocchi e +Gallarate: «Quattro oppositori al bar»

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GALLARATE – Fontanili, ospedale unico, casetta dei libri e autobus Amsc. «Negli ultimi cinque giorni le minoranze si sono sbizzarrite falsificando la reale narrazione: ora analizziamo ogni singolo punto per ristabilire la verità». Così il sindaco di Gallarate Andrea Cassani ha esordito oggi pomeriggio, 24 ottobre, in conferenza stampa affiancato dagli assessori Sandro Rech e Corrado Canziani per rispondere a quelli che ha «definito quattro oppositori al bar». Una parafrasi del celebre brano di Gino Paoli e un riferimento al fatto che le opposizioni hanno presentato ai giornali la loro mozione sul Sant’Antonio Abate dal chiosco di Parco Bassetti

La petizione sui Fontanili 

In merito alla petizione sui Fontanili Cassani ha fatto presente che in base al regolamento «non aveva nemmeno i requisiti per essere valida» in quanto coinvolge enti terzi e si concentra su competenze che non competono all’amministrazione comunale. «Ciononostante, per rispetto dei 600 cittadini che hanno firmato, ignari che si trattasse più di una provocazione politica che di un’azione con un fine costruttivo» il 17 ottobre il primo cittadino ha convocato i sindaci di Besnate e Cavaria, il Parco del Ticino (che non è venuto) e le associazioni ambientaliste Legambiente, Fai e Wwf («che non si sono nemmeno degnate di rispondere») per ragionare sui temi contenuti nella raccolta firme. «Questo è quanto, in modo silente, abbiamo già fatto». 

L’ospedale

Riguardo alle azioni da intraprendere per provare a contrastare il depotenziamento del Sant’Antonio Abate e la fuga dei medici, Cassani è stato chiaro: «Posso anche andare a pugni in Regione Lombardia, non pensate che non lo stia facendo. Chi ha fatto riunioni anche dal mare per ottenere il ritorno dell’automedica a Gallarate è il sottoscritto, anche senza darne pubblicità».
Il sindaco ha inoltre fatto sapere che sta seguendo con attenzione le numerose segreterie tecniche sull’ospedale unico e ha assicurato che porterà in Commissione Sanità la società Arexpo non appena avrà l’incarico informale per compiere uno studio sulla rigenerazione urbana del Sant’Antonio Abate, una volta che sarà svuotato delle sue funzioni.
Infine ha reso noto che sta lavorando a stretto contatto con Regione Lombardia per portare all’ex Casermone – ipotesi sempre più concreta – le attrezzature sanitarie dal 2020 in Fiera a Milano per aprire a Gallarate un hub per le emergenze sanitarie a valenza sovraterritoriale

La casetta dei libri 

Quanto alla rimozione della casetta dei libri, l’assessore Rech: «Se il sindaco o l’assessore ricevono la segnalazione di un cittadino in merito alla presenza di un presunto abuso hanno il dovere di far effettuare una verifica agli uffici. Gli amministratori di Gallarate non pongono pregiudiziali sulle idee ma non possono esimersi dal far rispettare le norme».
Ha aggiunto Cassani: «Dal 21 luglio hanno in mano le carte non per toglierla, ma per metterla in linea con la normativa. Avevano tutto il tempo per regolarizzare la posizione, probabilmente hanno preferito fare una battaglia politica con un’opposizione così tanto attenta ai libri che a Duemilalibri non si è nemmeno presentata».
Infine la questione del bus di Amsc nuovo di zecca che non passa dal ponticello di Cajello. Canziani non ha fatto altro che sottolineare che è soltanto uno dei venti mezzi in flotta e viene utilizzato altrove percorrendo 12 viaggi giornalieri, pari a 200 chilometri. Un falso problema, insomma. 

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