Gallarate, ospedale sempre peggio. Le opposizioni: «Il sindaco alzi la voce in Regione»

Gallarate ospedale mozione opposizione

GALLARATE – Un incontro urgente con il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana e con l’assessore al Welfare Letizia Moratti per conoscere come intendano gestire l’ospedale di Gallarate evitando il continuo depauperamento nella lunga fase di transizione in attesa del nuovo ospedale unico con Busto Arsizio. Lo chiedono al sindaco Andrea Cassani i gruppi di opposizione (Pd, CèV, +Gallarate, Ocg, Silvestrini sindaco) con una mozione inviata oggi, 22 ottobre, in Comune. 

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Il declino dell’ospedale 

Il declino del Sant’Antonio Abate è ormai evidente. La mancanza di medici in Cardiologia è soltanto l’ultimo caso dopo la chiusura di numerosi reparti (Otorinolaringoiatria, Pediatria, Urologia, Fisiatria) o il netto ridimensionamento (Diabetologia, Oncologia). Il triste elenco che Margherita Silvestrini (Pd) si trova costretta ogni volta ad aggiornare dimostra l’incapacità del nosocomio gallaratese di rispondere ai bisogni dei cittadini, «costretti a rivolgersi altrove o al privato convenzionato». Le code interminabili al Pronto soccorso, le liste di attesa lunghissime per gli accertamenti diagnostici, la fuga dei medici e la riduzione dei servizi erogati sono la fotografia attuale di un ospedale che non può che peggiorare negli oltre sette anni che mancano per l’apertura della nuova struttura a Beata Giuliana. 

L’incontro con Fontana 

«E’ evidente che il timing non sia stato calcolato bene: se già ora i servizi sono dimezzati come si pensa di gestire la sanità territoriale per i prossimi sette anni?», chiede Massimo Gnocchi (Ocg). Aggiunge Sonia Serati (+Gallarate): «Soltanto negli ultimi 5 mesi il nostro ospedale è ulteriormente peggiorato in modo devastante. Il sindaco si prenda la responsabilità di rompere le scatole in Regione». 
La mozione impegna Cassani a richiede immediatamente un incontro con Fontana e Moratti per «conoscere quale tipi di azioni saranno poste in essere nell’immediato per rimediare alle gravi criticità dei servizi sanitari offerti dall’ospedale Sant’Antonio Abate e, in particolare, per reintegrare in numero adeguato il personale sanitario medico allo scopo di garantire un’offerta sanitaria accettabile ed un adeguato livello di accesso alla sanità pubblica nel territorio comunale».
Sottolinea Cesare Coppe (CèV): «Sappiamo che il sindaco si trova in una posizione scomoda perché il governatore è del suo stesso partito, ed è proprio per questo che con la mozione vogliamo dargli un supporto politico in più».

La Commissione Sanità

Nel documento delle opposizioni si chiede inoltre di convocare la Commissione Sanità almeno con cadenza bimestrale. «L’ultima riunione risale a maggio e da allora è calato il silenzio assoluto», dice Giovanni Pignataro (Pd). «Ricordiamo che si tratta di un punto inserito nel programma elettorale della maggioranza e non di un capriccio delle opposizioni litigiose». 

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