Gallarate, tutto pronto per le dimissioni di Caruso. Come cambia FdI in città

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Nella foto Dall'Igna, Caruso, Martignoni, Sorrentino e Colombo

GALLARATE – Erano attese per questa mattina, 17 marzo, le dimissioni di Francesca Caruso da assessore alla Sicurezza della città di Gallarate ma ormai già entrata a capofitto nel ruolo di assessore regionale alla Cultura. Proprio un impegno istituzionale alla Biblioteca degli alberi di Milano – si tratta della primissima uscita nella nuova veste – l’ha tenuta lontana dalla sua città. Tutto rimandato a lunedì, dunque, quando verrà formalizzata a Palazzo Borghi la sua uscita di scena e programmato l’iter che a catena porterà al riassetto di diversi incarichi in Fratelli d’Italia a Gallarate

Dall’Igna assessore 

Il rimpasto di giunta gallaratese è stato uno dei temi trattati ieri nel vertice politico provinciale del centrodestra. Un argomento che ha occupato il tempo di confermare che il posto di Caruso verrà preso dall’attuale capogruppo Germano Dall’Igna con lo stesso numero di deleghe. Tre erano in mano a Fratelli d’Italia (Sicurezza, Marketing territoriale e Partecipazione) e tre rimarranno. Ci potrebbe essere soltanto qualche modifica nell’attribuzione, ma saranno “scambi” tra assessori con materie secondarie di pari peso e dignità. 

Sorrentino capogruppo 

Con la nomina nell’esecutivo Cassani Dall’Igna diventerà incompatibile con l’attuale ruolo di consigliere comunale. Prenderà il suo posto Luca Sorrentino, primo dei non eletti del gruppo alle Amministrative di ottobre 2021. L’avvocato, noto a Gallarate per aver assistito l’ente nel recupero della famosa fidejussione bulgara, verrà immediatamente promosso a capogruppo, visto che di fianco a lui siedono Marco Colombo (destinato a diventare il prossimo presidente del consiglio comunale) e Giuseppe De Bernardi Martignoni, anche lui eletto in Regione. Il suo incarico non è incompatibile, ma per opportunità politica e tempo a disposizione ha deciso di lasciare la guida dell’assise e rimanere in aula come consigliere comunale semplice. Questo passaggio dovrebbe avvenire in un’unica seduta da programmare nel mese di aprile. Con le dimissioni di Martignoni decade tutto lo staff di presidenza. Ciò significa che il consiglio comunale dovrà rivotare (a scrutinio segreto) anche la la vicepresidenza vicaria, oggi assegnata a Nicolò Postizzi (Lega) e la vicepresidenza supplente nelle mani di Anna Zambon (Pd).

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