Incendio di Gallarate, Arpa rassicura: «Nessun inquinante fuori norma»

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GALLARATE – I tecnici Arpa, intervenuti questa mattina 28 marzo sia nella ditta Orlandi interessata dall’incendio sia nelle aree urbane di Gallarate individuate con il sindaco Andrea Cassani, «hanno effettuato un sopralluogo anche con l’ausilio di strumentazione portatile da campo, non evidenziando il superamento di soglie di attenzione o di allarme per i parametri monitorati».

Le cause del rogo 

E’ questo il passaggio saliente della nota diramata alle 16 dall’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ponendo fine di fatto all’emergenza scoppiata alle 7, quando  un denso fumo bianco si è elevato dallo stabilimento di Cedrate e un odore acro è stato avvertito in tutta la città.
La squadra emergenze del dipartimento Arpa di Varese è stata attivata oggi intorno alle 7.30, per la segnalazione di odori acri e pungenti a Gallarate.
«Gli odori sgradevoli sono stati causati da un guasto con surriscaldamento di un filtro a carboni attivi dell’impianto di abbattimento emissioni, ubicato nell’area esterna della ditta Orlandi, per il quale si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno provveduto a raffreddare lo stesso  con  getti d’acqua».

L’intervento dei vigili del fuoco 

Le operazioni dei vigili del fuoco sono risultate efficaci in breve tempo;  già dopo poche ore il problema delle moleste olfattive risultava di impatto significativamente minore.
L’intervento Arpa è proseguito  con ulteriori verifiche all’interno dell’azienda relativamente alla gestione delle emissioni in atmosfera e della gestione dei  materiali ammalorati componenti il filtro.

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