Legambiente Gallarate: «Troppo cemento nei 9 Comuni attorno a Malpensa»

Malpensa convegno no masterplan

MALPENSA – Il Circolo di Legambiente Gallarate ha inviato una lettera ai sindaci del Cuv (Arsago Seprio, Casorate Sempione, Somma Lombardo, Golasecca, Vizzola Ticino, Lonate Pozzolo, Ferno, Samarate, Cardano al Campo) segnalando che non c’è alcuna pianificazione territoriale condivisa all’interno del perimetro dei nove Comuni dell’intorno aeroportuale di Malpensa. «I Comuni, purtroppo, continuano a pensare ai propri PGT ognuno per sé, separatamente dagli altri».

Non è mai troppo tardi

Eppure, sottolineano gli ambientalisti, sono calendarizzati momenti di incontro che faciliterebbero di gran lunga il dialogo in favore di una programmazione condivisa. «C’è pure una solida amicizia tra i suoi componenti. Caro Cuv, non è mai troppo tardi per cominciare». Perché «Se da una parte abbiamo una infrastruttura pervasiva e dominante, dall’altra troviamo Comuni che non sono stati capaci, per ben due decenni, di darsi una struttura collettiva e competitiva, programmando una serie di interventi utili a contrastare gli impatti sul territorio. Fino ad oggi i Comuni non sono andati oltre le buone ma debolissime intenzioni, espresse talvolta tramite stampa, che dimostrano però l’insufficiente competenza nel settore delle “leggi ambientali”. Basti ricordare il protocollo d’intesa siglato con Regione Lombardia, dove vengono chiamate “compensazioni” opere stradali che a loro volta richiedono compensazioni. Ma è sempre l’ora di ripartire con il piede giusto, specie dopo l’approvazione del Masterplan ed è questo che ci aspettiamo».

La lettera integrale 

Di seguito la lettera inviata ai nove sindaci: 

L’avvio della procedura per la revisione del PGT nel Comune di Casorate Sempione propone alcune riflessione che, necessariamente, coinvolgono il territorio che gravita attorno al sedime aeroportuale di Malpensa e, in primis, i comuni aderenti al Consorzio Urbanistico Volontario (CUV). Pertanto si invia la presente istanza ai nove Comuni del CUV.

I Comuni dell’area dovranno misurarsi anch’essi con i cambiamenti avvenuti in questi anni e con quelli previsti nei piani di sviluppo oggi in discussione (Masterplan SEA) o già in corso di attuazione (nuovo tratto di linea ferroviaria Malpensa-Gallarate).  

Constatiamo l’insufficienza di un approccio esclusivamente racchiuso nel perimetro dei confini comunali che non tenga conto delle relazioni con il sistema territoriale che ruota attorno all’aeroporto che lo contiene e delle relazioni che si instaurano tra la vita urbana di queste comunità e le attività dirette o indirette indotte dall’aeroporto. 

Dall’ apertura di Malpensa 2000 ad oggi sono ormai passati circa 25 anni.  E’ auspicabile che Comuni del CUV operino ora una revisione corale, almeno sugli aspetti di seguito elencati e ne diano pubblicamente rendiconto.

  1. Andamento demografico della popolazione  e delle attività economiche riferito agli ultimi 25 anni (1997 – 2022).  
  2. Acquisizione di informazioni aggiornate su patologie riconducibili alle attività aeroportuali.
  3. Dinamiche assunte dalla conurbazione / immobili dismessi rimasti inoccupati.
  1. Sistema dei servizi comunali e sovracomunali aggiornato e sue possibili integrazioni. Presenza residua di negozi di vicinato e di centri commerciali di diversa natura rapportata al potenziale bacino territoriale servito. 
  2. Aree dove è avvenuta la crescita del verde conteggiate in mq. 
  3. Consumo di suolo nei 25 anni (1997 – 2022) in termini di superficie, ubicazione e qualità delle aree utilizzate.
  4. Rendiconto delle misure compensative attuate/non attuate, previste dal Piano d’Area del 1999 e delle disposizioni fornite dall’Allegato del DPCM 13.12.1999.
  5. Nuove aree e/o potenziamento delle esistenti a conservazione della biodiversità, ricognizione delle aree occupate da essenze invasive.
  6. Sistema della mobilità e funzioni riferite al carico indotto dalle attività aeroportuali e delle necessità della cittadinanza in particolare nelle sue fasce più deboli. 

Già la Regione Lombardia con la propria Delibera del 18 luglio 2007 – n. 8/5125 aveva individuato la necessità di intervenire a contrasto degli impatti aeroportuali, favorendo in primo luogo l’ambiente (vedi estratto allegato). Dopo appena qualche anno R.L. ha cambiato completamente parere, abbandonando ogni proposito di governo dell’eco-sistema. Si è limitata quindi a considerare esclusivamente il fattore economico e ha tralasciato del tutto l’ambiente. Questo non deve capitare ai primi responsabili della salute dei cittadini, i Sindaci, i quali si devono affrancare dalla posizione unilaterale di R.L. 

Legambiente osserva che in questi 25 anni non è stata mai realizzata, né tanto meno pubblicata, una valutazione ecologica e socio-ambientale del CUV a carattere sovracomunale, a fronte di un impatto che è invece di natura collettiva e sovracomunale. Da parte dei sindaci si è visto solo qualche dichiarazione di stampa che, a dire il vero, mette in luce più l’approssimazione e l’occasionalità dell’approccio in assenza di una seria programmazione di interventi di largo respiro che coinvolgano l’insieme dei comuni interessati dalle attività aeroportuali.

Per quanto riguarda il PGT, auspichiamo che non ci si fermi alla vecchia mentalità di incamerare gli oneri d’urbanizzazione per la cementificazione del suolo del proprio comune, un modo di operare che è stato fino ad oggi preminente. Si chiede quindi la volontà d’integrare i progetti tra Comuni, per il bene complessivo dell’area.

gallarate legambiente comuni malpensa – MALPENSA24