MALPENSA – C’è la firma. Dopo lunghe trattative, oggi, 6 giugno, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa del Masterplan di Malpensa. Un accordo storico, che ha riunito tutti gli enti coinvolti (Cuv, Provincia di Varese, Regione Lombardia, Sea ed Enac) nel piano espansionistico dell’aeroporto al 39esimo piano di Palazzo Lombardia. Di fatto, è stato confermato quanto già emerso dagli ultimi incontri, riassunto in quei 44 ettari di sviluppo a sud della Cargo City che verranno compensati da una serie di interventi di riqualificazione a verde. Senza dimenticare le operazioni legate alle infrastrutture – per rilanciare la viabilità del territorio – e l’attenzione all’inquinamento acustico e atmosferico.
Territorio, ambiente, viabilità
Il primo passo è stato compiuto, quello ufficiale, che ora dà il via al piano espansionistico della Cargo City di Malpensa. Come ha spiegato l’assessore regionale Raffaele Cattaneo (Ambiente) «questo è il frutto di molte ore di lavoro e di confronto». Si tratta quindi di un testo che «prende atto delle condizioni tecniche indicate da Sea ed Enac, dove lo sviluppo fuori dal sedime è stata ritenuta l’unica via praticabile». Un’operazione che procederà a step, in tre fasi tra 2025, 2030 e 2035. Ora tocca a Regione rispettare gli impegni presi, dovrà infatti monitorare la realizzazione del protocollo e quindi esprimere il proprio parere.
Spiccano le importanti operazioni legate alla viabilità dell’intorno aeroportuale, ribadite dall’assessore regionale Claudia Maria Terzi (Infrastrutture) in un’ottica di «sviluppo del territorio e di miglioramento dell’accessibilità a Malpensa». Opere, queste, che sono state «determinate dalle richieste del territorio e poi trasferite in questo progetto».
Il metodo «giusto»
Presente anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana: «Questo sistema è stato faticoso ma giusto. La condivisione nasce dalla possibilità concessa a tutti gli enti che avevano interesse di avanzare richieste. Solo così si è potuta trovare una soluzione che tenesse conto delle varie esigenze».
Sea ed Enac presenti
A rappresentare Sea, l’amministratore delegato Armando Brunini. Che ha espresso «grande soddisfazione per questa sigla storica: si tratta di una tappa intermedia che è fondamentale che porterà al successo dell’intero procedimento. È stato un lavoro faticoso ma collegiale, che ha portato a una sintesi di interessi». Tutto, garantendo «grandissima attenzione alla sostenibilità ambientale, che ormai è nel nostro dna».
Sulla stessa linea il direttore generale di Enac, Claudio Eminente: «Siamo soddisfatti che ci sia stata condivisione con il territorio. Il Cargo in questi ultimi anni ha contribuito a superare le difficoltà della pandemia: è un settore che porterà vantaggi al territorio».
Il lavoro per il territorio
Per il vicepresidente della Provincia di Varese, Alberto Barcaro, si tratta di «un segno importante per andare incontro allo sviluppo sostenibile dell’aeroporto, con ricadute positive sui territori limitrofi». A chiudere il presidente di turno del Cuv e sindaco di Casorate Sempione, Dimitri Cassani: «Credo che sia stato fatto un buon lavoro, con chi ha messo da parte pre-concetti solo per perseguire l’obiettivo di portare a casa un buon risultato. Vigileremo affinché gli impegni presi vengano realizzati e confido nel recupero di un clima di fiducia anche con chi investe. Speriamo sia la possibilità di una svolta».