Va’, pensiero: al Condominio torna la grande opera con il Nabucco

GALLARATE – Torna l’opera in grande stile al Teatro Condominio di Gallarate. Dopo il successo del il Barbiere di Siviglia nella scorsa stagione, venerdì 1 febbraio sarà la volta dell’attesissimo Nabucco.

Oltre 70 artisti

L’opera in quattro atti vedrà più di 70 artisti in scena, fra gli imponenti allestimenti e con i costumi. Nabucco (in origine, Nabucodonosor) decretò il trionfo di Verdi, terza opera da lui composta su libretto di  Solera. Debuttò nel 1842 alla Scala di Milano e fu volutamente riproposta nel 1946, dopo la Seconda Guerra Mondiale e lo sterminio degli ebrei. Il legame fra le costrizioni delle genti sotto dominio e l’agognata libertà è del resto centrato nel Nabucco, che narra le stesse sorti per gli ebrei sotto il dominio babilonese. Toccante sarà certamente l’esecuzione del “Va’ pensiero, sull’ali dorate”, che rappresenterà sul palco il popolo ebraico.

Va’ pensiero

Tutto inizia dal tempio di Gerusalemme, con gli ebrei ormai sconfitti dai babilonesi. Il sacerdote Zaccaria li esorta a non disperare poiché Fenena, figlia del Re babilonese Nabucco, è loro prigioniera e data in custodia al giovane e fidato Ismaele. Ma egli riconosce in lei la fanciulla che lo aveva salvato dalla prigione, innamorandosi proprio di chi è figlia del suo peggior nemico. Deciso a liberarla, verrà fermato dalla perfida Abigaille, anch’essa innamorata di Ismaele e considerata (si scoprirà poi che non lo è) seconda figlia del sovrano. Fra lotte e rivalità, la donna giura di distruggere quel popolo, lo stesso di Ismaele, che l’ha respinta. Nel susseguirsi degli eventi, il Re di Babilonia pretende di essere l’unico Dio, ma un fulmine lo colpisce e perde la corona, subito raccolta da Abigaille che si autoproclama regina. Verrà così decretata la condanna degli ebrei. Ma il re scopre il nome della figlia Fenena fra i condannati e ne chiede pietà, Abigaille rivendica la decisione, dichiarando di essere anch’essa sua figlia: sa di non esserlo, ma distrugge la pergamena che lo dimostra. Il Re, imprigionato, in ginocchio prega il Dio di Giuda invocandone il perdono. In risposta alla preghiera, sopraggiunge il fedele ufficiale Abdallo con i soldati, pronti a riconquistare il trono. Nei giardini di Babilonia gli ebrei intanto sono condotti al supplizio, mentre Zaccaria conforta Fenena . L’arrivo di Nabucco e delle truppe porterà a un lieto fine?

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