BUSTO ARSIZIO – La protesta “No padel” a Sacconago passa dalle parole ai fatti: un paio di attivisti ambientalisti si sono arrampicati sugli alberi nell’area vicino alla pista di atletica dove dovrebbero sorgere i nuovi campi da padel e calcetto, dopo che erano entrate in azione le ruspe per l’abbattimento degli alberi da sacrificare. Nei giorni scorsi il cantiere era stato oggetto di una petizione che ha raccolto oltre mille firme e di striscioni di contestazione appesi alle recinzioni.
Il tam tam
A chiamare a raccolta gli attivisti è stato il gruppo di Assemblea Popolare, già noto in città per le manifestazioni No Green Pass ai tempi del Covid. «Stanno iniziando a tagliare a Madonna in Campagna! Chi può accorra». I primi alberi sono stati abbattuti questa mattina, 6 maggio. Così è scattato il tam-tam ambientalista: due degli attivisti che sono giunti sul posto attorno all’una hanno deciso di “forzare” le reti di recinzione del cantiere e si sono arrampicati sugli alberi in procinto di essere tagliati. Un blitz che ricorda le azioni dell’indimenticato presidente di Legambiente di Busto Andrea Barcucci, che si incatenava agli alberi per evitare gli abbattimenti.
L’appello
Assemblea Popolare sul proprio profilo Facebook fa sapere che «un paio di ragazzi sono riusciti ad arrampicarsi e si trovano sugli alberi e per ora resistono. La situazione è in continua evoluzione, la polizia locale ha raggiunto il presidio dove sta controllando i documenti ai ragazzi, minacciando di denunciare qualcuno per del fil di ferro tagliato nella zona del cantiere. Si viene inoltre a sapere che starebbero giungendo sul luogo i vigili del fuoco con l’intenzione di “tirar giù” i ragazzi che sono sugli alberi. Il presidio ha bisogno del sostegno di tutti e tutte! Accorriamo in Via Arturo Tosi 8 a Sacconago!».
La trattativa
Sul posto le forze dell’ordine, la polizia locale, un’ambulanza, ma anche il sindaco Emanuele Antonelli con il consigliere delegato Orazio Tallarida e i rappresentanti dell’impresa che sta operando. C’è una trattativa in corso per far scendere gli attivisti, che hanno chiesto lo stop al cantiere.