GALLARATE – L’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha garantito il mantenimento della Cardiologia al Sant’Antonio Abate e ha annunciato la creazione di un Polo sanitario per le emergenze al Casermone. Sulla firma dell’accordo di programma per il nuovo ospedale unico invece ha svicolato («è una questione in capo alla presidenza»), ma ha assicurato: «Siccome dovrò stare qui cinque anni, sarà mia cura garantirvi che questi due percorsi (Casermone e nuovo ospedale, ndr) andranno avanti senza interferire l’uno con l’altro».
La Cardiologia resta
E’questa la sintesi di oltre un’ora di confronto avuto oggi, martedì 30, all’interno del Sant’Antonio Abate con i rappresentanti della politica cittadina a vari livelli. Un incontro iniziato con la promessa di mantenere aperta la Cardiologia mediante il ricorso alle cooperative e cercando di convincere i 7 medici dimissionari («li incontrerò tra mezz’ora») a ritornare sui loro passi. Si punterà inoltre a nuovi concorsi e al reperimento di specializzandi tramite un accordo con le università. «Il servizio viene garantito», ha detto Bertolaso. Ma ha aggiunto: «Per quanto tempo? Non sono in grado di rispondere. La carenza di medici e infermieri è purtroppo una emorragia che nasce da lontano ed è un problema nazionale».
Il nuovo ospedale
Sul nuovo ospedale l’assessore al Welfare di Regione Lombardia ha tagliato corto («La firma dell’accordo di programma è una decisione che spetta alla struttura che se ne sta occupando, noi abbiamo dato il nostro contributo tecnico») perché si è detto molto impegnato nel gestire il presente e le strutture esistenti. «Continuerò a seguire da vicino la situazione di Gallarate: il mio impegno è dare assistenza sanitaria diretta a tutti i cittadini nel modo migliore e con la qualità migliore possibile».
Il futuro del Casermone
Bertolaso infine ha annunciato che Regione Lombardia ha chiesto al Demanio gratuitamente il Casermone per trasformarlo in un grande centro sanitario. Non è voluto entrare nello specifico (guarda il video qui sotto), ma è evidente che sta continuando il progetto di portare a Gallarate i macchinari del Covid hospital della Fiera di Milano per creare un polo dedicato all’emergenza.
Il confronto
Tanti gli interventi dei politici locali che hanno chiesto a Regione Lombardia di frenare il processo di depotenziamento dell’ospedale cittadino in corso ormai da anni. Ha rotto il ghiaccio il sindaco Andrea Cassani: «E’un’esigenza della città che l’attività al Sant’Antonio Abate possa continuare egregiamente fino alla realizzazione del nuovo ospedale. Chiediamo che ci sia una programmazione e che sia condivisa. In questo diventa anche per noi più facile condividere alcune scelte. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma non vogliamo più trovarci davanti ad annunci di imminenti chiusure di reparti che ci destabilizzano».