GALLARATE – La Cardiologia a Gallarate negli ultimi sette mesi: prima il ridimensionamento del servizio, poi la dismissione dell’emodinamica, ora la chiusura definitiva del reparto. «Dal primo giugno», svela il consigliere comunale d’opposizione Margherita Silvestrini (Pd).
La certezza del declino
La notizia circola in ospedale da giorni e viene data «ormai per certa» dal rappresentante del Partito democratico. «Dal primo giugno ci sarà la presenza del cardiologo a Gallarate soltanto in diurno e in notturno su reperibilità». L’ennesima mazzata, dunque, di un lento e inesorabile declino del Sant’Antonio Abate. «Una chiusura che conferma come la situazione sia difficile, molto critica», sottolinea Silvestrini. «Il nostro sindaco Andrea Cassani nei giorni scorsi ha ribadito che va tutto bene a seguito delle rassicurazioni avute da Regione Lombardia. Evidentemente non è così».
L’ospedale di tutti
Proprio martedì in consiglio comunale si discuterà la mozione sull’ospedale su cui i proponenti – tutti i gruppi di opposizione – cercano un’ampia condivisione. «La sanità non può essere un tema di parte perché interessa tutti. E la scelta di chiudere la Cardiologia è grave perché mette a repentaglio la salute dei pazienti e anche dei medici che operano nel nostro ospedale con sempre maggiore difficoltà».