La protesta dei malati. In 200 davanti all’ospedale di Gallarate

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GALLARATE – Davanti all’ospedale di Gallarate questa mattina, 11 dicembre, si sono dati appuntamento i malati di Parkinson, chi è affetto da sclerosi multipla, le famiglie di chi soffre di Alzheimer, di Sla e di altre patologie croniche che richiedono servizi di cura e di accompagnamento di prossimità. Una protesta silenziosa che fa da contraltare al loro grido di dolore per il ridimensionamento o addirittura  l’azzeramento di servizi all’interno del Sant’Antonio Abate. Un declino che l’emergenza Covid ha accelerato, fino al punto di scendere in strada per far sentire la propria voce.

La protesta dei duecento

Erano poco meno di duecento i manifestanti che si sono disposti lungo il marciapiede di via Pastori, tenuti assieme da un lungo filo che simboleggiava l’unità delle loro richieste nonostante la diversità dei loro bisogni che all’interno dell’ospedale di Gallarate non trovano più risposte. Il presidio è stato organizzato da Associazione Parkinson sezione di Cassano Magnago, Aisla, Associazione  Alzheimer, Aacssm e Avuls, ovvero le principali associazioni del territorio che danno voce a chi vive condizioni di cronicità, disabilità e fragilità.

Non ci fermiamo qui

Con la manifestazione odierna, ha spiegato Giulia Quaglin dell’Associazione Parkinson, «vogliamo interpellare le istituzioni regionali su un bisogno di salute che oggi non trova risposta». E ancora: «Noi non capiamo più nulla, ci stanno venendo a mancare i punti di riferimento. Le persone che vivono quotidianamente la fragilità hanno bisogno di una risposta ora e sempre. Su questo punto ci troviamo spiazzati. Sicuramente non ci fermiamo qui».

 

Le associazioni dei malati in presidio contro il declino dell’ospedale di Gallarate

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