GALLARATE – E’ atteso per lunedì 24 luglio il passaggio in giunta regionale per la rinascita di Palazzo Minoletti di Gallarate in un Its (Istituto tecnico superiore). Sarà l’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi (nella foto in alto) a mettere la firma sulla delibera contenente l’ambizioso progetto che garantirà da Palazzo Lombardia 2 milioni di euro di finanziamento a fondo perduto attraverso il bando Arest.
Carte a posto
Si tratta di un passaggio cruciale, praticamente l’ultimo, visto che con la delibera di giunta dello scorso 28 giugno e con la variante al Pgt approvata lo scorso lunedì in consiglio comunale il Comune di Gallarate ha sistemato tutte le carte.
Per la rifunzionalizzazione edile e impiantistica Palazzo Minoletti viene stimato un costo di 4,5 milioni di euro, a cui bisogna aggiungere altri 279mila euro per la progettazione definitiva e un milione per l’allestimento dell’attività didattica. Se 2 milioni vengono assicurati da Regione Lombardia, è pari invece a 2,7 milioni di euro la quota di cofinanziamento a carico del Comune di Gallarate che rientrerà dell’investimento in un arco temporale stimato di 25 anni tramite il canone di locazione di Fondazione Incom, che si farà anche carico della parte più importante dell’impegno economico totale.
Il centrosinistra non approva
Il progetto non trova però tutte le forze politiche d’accordo. Dalle minoranze, infatti, soltanto Sonia Serati di +Gallarate ha alzato la mano («Non diciamo no sull’aspetto innovativo di questo progetto, ma vigileremo»), mentre il centrosinistra si è astenuto. Anna Zambon (Pd) ha spiegato che «non abbiamo elementi sull’impatto sulla viabilità, sull’impatto su piazza Garibaldi e sui dettagli della partnership col privato». Stessa decisione per Massimo Gnocchi (Ocg), ma differente la motivazione: «Palazzo Minoletti è una struttura pubblica e tale avrebbe dovuto rimanere».
Decisamente differente il tono degli interventi dai banchi di maggioranza. Così Rossella Glorioso (Lista Cassani): «E’ un investimento di denaro a beneficio di tutti in termini di ritorno economico e culturale». Subito dopo Stefano Deligios (Lega): «Sono stati fatti molti tentativi ma per vari motivi non si sono mai concretizzati. Dopo 20 anni questo è il primo progetto concreto». Sulla stessa linea Fratelli d’Italia con Luca Sorrentino («E’ un importante risultato raggiunto grazie alla capacità di intercettare bandi: questa scuola porterà un indotto che può fare bene contro la desertificazione del centro») e il Centro popolare Gallarate con Luigi Galluppi («L’apertura di un Its era nel nostro programma elettorale: ora l’importante è accelerare»). La chiusura è toccata al sindaco Andrea Cassani: «Sono dispiaciuto per un’astensione i cui motivi poco hanno a che fare con il bene cittadino. Al di là della rivalità politica mi sarei aspettato lo sforzo di apprezzare un progetto che porta 2 milioni di euro di finanziamento da Regione Lombardia, che coinvolge un partner che in 20 anni ripagherà il Comune di quello che ha speso e che soprattuto porta una scuola all’interno di un edificio abbandonato nel cuore della nostra città».