Gallarate, bimbi in quarantena otto giorni dopo il contatto con il caso positivo

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GALLARATE – Il sistema di tracciamento Covid è andato in tilt. Colpa dei numeri di contagi esplosi nelle ultime settimane. A dimostrarlo il caso degli studenti di una scuola di Gallarate, invitati dalle autorità sanitarie all’isolamento domiciliare soltanto otto giorni dopo l’ultimo contatto con il compagno di classe risultato positivo. E’evidente che più di una settimana sia un’enormità di tempo, potenzialmente sufficiente per il virus per diffondersi a catena nella rete famigliare di ciascun bambino. Ecco perché proprio oggi, 6 novembre, Ats Insubria ha messo in campo nuovo sistema di tracciamento interattivo dei contatti Covid.

Il caso di Gallarate

«Si comunica – si legge nella comunicazione arrivata al genitore del bambino in questione il 4 novembre – che è stato rilevato un caso di positività al SARS-CoV-2 relativo al gruppo frequentato nella scuola xxx, classe xxx. La data indicata come ultimo contatto con il caso positivo in ambito scolastico è il 27/10/2020. Per tale ragione è necessario l’avvio di quarantena fiduciaria che, come previsto dalla normativa vigente, comporta un isolamento di 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto sopra indicata. Si evidenzia che è sua facoltà, a partire dal decimo giorno di isolamento, eseguire un tampone (molecolare o antigenico) che, con esito negativo, determinerà la fine quarantena».

Come funziona la quarantena

La comunicazione spiega nel dettaglio come funziona l’isolamento in questi casi.  Durante il periodo di quarantena è vietata la frequenza della scuola o di altra comunità ed è necessario restare nella propria abitazione; il contatto del caso positivo deve rimanere isolato dal resto della famiglia seguendo comportamenti corretti ai fini preventivi (ad esempio, mangiare e dormire da solo, praticare distanziamento, igienizzare le mani frequentemente, utilizzare bagno dedicato oppure, se non possibile, effettuare pulizia e sanificazione – es. con prodotti a base di cloro – delle superfici del bagno ad ogni utilizzo).
I genitori e gli altri componenti del nucleo familiare non sono in quarantena.
Nel caso in cui durante il periodo di quarantena sopraggiungano sintomi riconducibili a COVID-19, dovrà essere contattato tempestivamente il Pediatra o il Medico di famiglia per avere indicazioni sul percorso diagnostico-terapeutico da seguire. Tali regole devono essere ovviamente contestualizzate ai minori in relazione al livello di autonomia degli stessi; mascherina e frequente igiene delle mani devono comunque essere applicate agli adulti conviventi di minori. Si sottolinea che trascorsi i 14 giorni di quarantena, senza la comparsa di sintomi e senza avere effettuato tampone di fine quarantena, presentando una certificazione sarà consentita la ripresa della frequenza a scuola e non sarà necessario il certificato di riammissione da parte del Pediatra o del Medico di famiglia.

Tracciamento Covid in tilt. Ats Insubria mette in campo un nuovo sistema via sms

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