Duemilalibri, Forza Italia non vuole Travaglio a Gallarate. E’ polemica  

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GALLARATE – La presenza di Marco Travaglio a Gallarate sabato 14 ottobre, ospite della penultima serata di Duemilalibri, non è gradita a Forza Italia. Non lo dice chiaramente ma fa capire tutto il suo disappunto il coordinatore cittadino Nicola Mucci. 

Travaglio a Gallarate

Il direttore del Fatto Quotidiano presenterà “Il Santo”, quello che lui definisce il libro “definitivo” su Silvio Berlusconi. Inutile dire che Travaglio sia stato uno dei suoi principali detrattori e per questo motivo la sua presenza, a soli quattro mesi dalla morte del Cavaliere, viene considerata inopportuna. Poco importa ai berlusconiani di Gallarate che a moderare la serata, sul palco accanto all’autore del libro, ci sarà colui che lo ha portato in città, ovvero il curatore del festival letterario. Si tratta di Luigi Mascheroni, firma di punta de “Il Giornale”. Proprio sul quotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi definì Travaglio (CLICCA QUI) «Capopopolo del più bel populismo, divorato dal protagonismo, divo da avanspettacolo, giacobino e star mediatica».

Il vertice 

Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per trasformare la penultima serata di Duemilalibri in un appuntamento pirotecnico, fedele al pensiero di Dorian Gray che, nel bene e nel male, l’importante è che se ne parli.
Forza Italia, quarta forza di maggioranza rappresentata in giunta dal vicesindaco Rocco Longobardi, non sarebbe però dello stesso avviso. Mucci fa sapere infatti di aver chiesto un incontro chiarificatore con gli altri segretari del centrodestra che si terrà entro lunedì e che fino ad allora, «per una questione di correttezza, non rilascio dichiarazioni ufficiali». 

Il forfait di Buttafuoco 

Erano ormai anni che Duemilalibri non scatenava il dibattito della politica, rimasta fuori da questo importante appuntamento culturale gallaratese nonostante la presenza di autori anche molto divisivi. Si sono succeduti scrittori, intellettuali e opinionisti di differenti schieramenti. Da Vittorio Sgarbi a Sergio Rizzo, da Aldo Cazzullo a Daria Bignardi, da Gianluigi Nuzzi a Selvaggia Lucarelli. Senza che nessuno provasse a mettere un freno. Ma stavolta per i forzisti gallaratesi è diverso e non hanno nascosto la propria contrarietà per la presenza del direttore del Fatto Quotidiano.
La serata, lo aveva precisato proprio Mascheroni ieri in conferenza stampa, in realtà era stata concepita in modo differente, ovvero come un confronto tra Travaglio e Pietrangelo Buttafuoco che a Berlusconi ha dedicato il libro “Beato lui” di tutt’altro tenore rispetto a “Il Santo”. Per impegni teatrali improrogabili, però, all’ultimo minuto ha dato forfait, e quindi lo stesso Mascheroni, durante la conferenza stampa, si è impegnato a fare da contraltare a Travaglio. Sempre in conferenza stampa, ieri 7 ottobre, l’assessore alla Cultura Claudia Mazzetti aveva promesso una edizione 2023 di Duemilalibri capace di «stimolare dibattito», una «edizione trasversale in cui non mancheranno provocazioni». A festival non ancora iniziato, l’obiettivo appare già raggiunto. La polemica monta e c’è da scommettere che, tra antiberlusconiani e fedelissimi del Cavaliere, tra sette giorni la sala Arazzi del Maga sarà strapiena. 

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