Non sarà Gambini a guidare l’Amsc di Gallarate. «Sono inconferibile»

gambini amsc gallarate

GALLARATE – «Inconferibile». Il parere richiesto ha dato l’esito prospettato. La normativa sulle aziende pubbliche varata durante il governo Monti rende incompatibile il passaggio di Andrea Gambini da amministratore unico di Spes, la municipalizzata di Somma Lombardo, al vertice di Amsc, l’azienda di Gallarate rimasta senza l’intero cda dopo le dimissioni del presidente uscente Roberto Campari a causa dei lavori infiniti alla piscina Moriggia.

Lo stop alle trattative

Il sindaco Andrea Cassani aveva chiamato Gambini nei giorni scorsi chiedendogli di portare a Gallarate l’esperienza di successo maturata a Somma Lombardo con la gestione della piscina e delle tre farmacie comunali. Gambini è stato solleticato dalla proposta, ma ancora prima di prendere una decisione è stata la normativa a imporre lo stop alla trattativa. «Ringrazio il sindaco per aver pensato a me, ma non posso accettare l’incarico. Mi metto comunque a disposizione di Amsc e del Comune di Gallarate per collaborare e risolvere i problemi».

A Somma brindano

Pur sapendo già di non poter assumere il ruolo di au in Amsc, ieri mattina, 4 ottobre, Gambini si è recato alla Moriggia per un sopralluogo, suggerendo una strategia operativa per rilanciare il centro natatorio chiuso da sette mesi per il cedimento di un pannello del controsoffitto. In ogni caso il suo potrà essere un aiuto esterno. E a Somma esultano, perché pur essendo stato nominato in quota Lega nel 2012, Gambini era stato riconfermato nel 2015 alla guida di Spes anche dal centrosinistra. Bastarono quindici minuti di colloquio al sindaco Stefano Bellaria per intuirne le potenzialità ed evitare lo spoil system. Nei giorni scorsi si era già rassegnato a vederlo al vertice di Amsc, e invece il colpo di scena normativo ha cambiato in un attimo il contesto. A questo punto, Cassani dovrà pensare a qualcun altro.

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