Ginelli divorzia da Cattaneo e si avvicina a Lombardia Ideale

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JERAGO CON ORAGO – Giorgio Ginelli ha deciso: dopo dieci anni di fedele sodalizio con Raffaele Cattaneo lascia Noi con l’Italia, l’ultimo esperimento centrista che – nonostante lo scarso risultato elettorale dello scorso 4 marzo – ha comunque permesso al leader varesino di diventare assessore regionale all’Ambiente. Se il divorzio politico da Cattaneo è ufficiale, è invece ancora in fase di definizione l’approdo dell’ex vicepresidente della Provincia (oggi assessore a Jerago) a Lombardia Ideale, il nuovo soggetto politico lanciato dal governatore Attilio Fontana soltanto due giorni fa al Pirellone. Ma è soltanto questione di tempo (poco) e di dettagli.

La diaspora dei cattolici

Proprio la presenza di Ginelli mercoledì al 31esimo piano del Pirellone non è passata inosservata. «Ero stato invitato», precisa il diretto interessato, «e ho partecipato in virtù di uno storico rapporto di stima reciproca che mi lega a Fontana». A notarla anche lo stesso Cattaneo che, fonti a lui vicine, sostengono non l’abbia per nulla apprezzata. Da lì è nato un lungo confronto («durato due ore», sottolinea l’assessore jeraghese) terminato con la decisione di prendere strade separate: «E’da un po’ che rifletto sulla situazione politica attuale e non posso non constatare che il partito dei cattolici non esiste più. E’ormai da tempo in atto una diaspora senza fine. Ritengo dunque esaurita la mia esperienza in questo gruppo».

Le poltrone

Pare che l’uscita di scena di Ginelli abbia molto irritato i suoi ormai ex compagni di partito, imputando alla sua scelta voglia di visibilità e di un posto al sole che, dopo l’esperienza in Provincia come vicepresidente, Cattaneo non è più stato in grado di garantirgli. Ma Ginelli respinge ogni accusa: «Nessuno mi ha promesso un bel niente. Arrivato a 58 anni ho semplicemente voglia di trovare spazi nuovi ma soprattutto di fare politica un po’ come dico io».

Verso Lombardia ideale

Lombardia Ideale sembra il naturale approdo, così come lo è stato per tanti altri con un percorso politico simile al suo. «Mercoledì ho trovato Luca Marsico e altri amici che non vedevo da tempo», spiega Ginelli. «Lombardia Ideale non è la Lega, dunque non avrei alcuna difficoltà ad avvicinarmi a una realtà di questo tipo. Intravedo in questo nuovo soggetto politico la possibilità di costruire bene per il territorio, continuando il mio percorso da cattolico impegnato». Se è vero che manca ancora l’ufficialità, con queste dichiarazioni è come se già ci fosse.

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