VARESE – Polha Varese è stata premiata con la Girometta d’oro 2022. A ricevere la massima onorificenza civica oggi, domenica 8 maggio e festa patronale di San Vittore, è stata la presidente Daniela Colonna-Preti che a Palazzo Estense ha ricordato come siano stati il lavoro di squadra, e lo spirito di amicizia e famiglia, a rendere possibili la preparazione dei 48 atleti disabili appartenenti all’associazione e i risultati da loro raggiunti alle Paralimpiadi di Tokyo e Pechino.
La cerimonia e i maestri del lavoro
Nella cerimonia condotta da Luca Broggini, presidente della Famiglia Bosina, alla presenza delle autorità civili e militari – tra loro c’erano il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco Davide Galimberti, la vicesindaco Ivana Perusin, l’assessore Roberto Molinari, il senatore Alessandro Alfieri, il consigliere regionale Samuele Astuti, il console Emilio Frascoli, il prefetto Salvatore Pasquariello, il questore Michele Morelli e il generale Crescenzo Sciarraffa – sono stati premiati cinque maestri del lavoro, due per il 2021 – Francesco Mazzitelli di LATI Industria Termoplastici (Vedano Olona) e Luisa Rovera della Leonardo (Venegono Superiore) e tre – Franco Monti, Roberto Perile (Leonardo) e Eugenio Uboldi (LATI) – per il 2022.
I premi a Villa, Figini e ad Angelo Monti
Le attività commerciali premiate sono state la cartoleria Villa, con i figli del fondatore Patrizia e Luigi a ricevere il riconoscimento, e le calzature Figini Varese, con presenti i quattro fratelli della famiglia.
Il premio speciale della Famiglia Bosina è andato ad Angelo Monti per il suo impegno per la città. «Un’esagerazione», è stato suo il commento. «Lo devo a tante persone che mi hanno guidato», ha poi aggiunto ricordando, tra i suoi educatori, l’importanza dell’opera svolta per i ragazzi, durante la Resistenza, da don Franco Rimoldi, che venne imprigionato il 30 aprile, data di un terribile bombardamento di Varese.
Il corteo e il rito del faro
L’arrivo degli atleti della fiaccolata, partita dal Sacro Monte e giunta a Palazzo Estense dopo un percorso di 42 chilometri, è stata il preludio al corteo che, con la partecipazione del Club Auto Moto Storiche che ha contribuito con i veicoli progettati da Flaminio Bertoni, dal municipio ha raggiunto la basilica di San Vittore dove, alla presenza di monsignor Luigi Panighetti, si è svolto il rito del faro.
Il messaggio di pace della mamma dell’anno
«San Vittore ci aiuti a passare dall’“io” al “noi”» è stata la preghiera del prevosto di Varese che, a fronte dei «regimi dispotici che hanno sempre bisogno di un nemico per alimentarsi», ha lodato «artigiani della pace» come Silvio Borghi e Lidia Caleffi, a cui nei giorni scorsi è stata conferita l’onorificenza alla memoria di Giusti fra le Nazioni. È un messaggio di pace per la città anche quello lanciato da Federica Vecchi, che, madre di un figlio autistico, ha accolto due famiglia rifugiate dell’Ucraina. Premiata come “mamma dell’anno”, ha invitato all’attenzione per le persone in difficoltà: «Sono d’accordo con ciò che ha detto monsignor Panighetti: l’unica cosa che, quando si divide, si moltiplica è l’amore».