Gli studenti dell’Ite Tosi a Bologna e Vienna spiegano l’Europa che vorrebbero

Ite Tosi Europa

BUSTO ARSIZIO – Gli studenti dell’Ite Tosi suggeriscono alla Commissione europea quello che vogliono i giovani, i cambiamenti, le rivoluzioni, le loro esigenze. Sono giunti alla conclusione che occorre concentrarsi su immigrazione, sfruttamento e disoccupazione giovanile. Non solo l’istituto di viale Stelvio partecipa ai lavori del G7Young, ma anche della Ce nell’ambito del progetto internazionale “My revolution”, nato all’interno del programma Europe for Citizens-European Remembrance. Cinque ragazzi della terza quadriennale, accompagnati dalla prof Giovanna Monti, il 9 e 10 giugno hanno incontrato a Bologna, a Villa Pallavicini, altri ottanta ragazzi di paesi europei nella prima tappa che li porterà a Vienna e a Bruxelles. Si tratta di Lorenzo Annicchiarico, Filippo Parise, Graziella Costa, Erika Ciardiello e Alice Pelosi.

Le tappe

Durante la prima tappa sono giunti a formulare le richieste di una “rivoluzione” e cambiamento attuale, indagando su quali sono le esigenze dei giovani a cui vogliono dar voce. Il tutto attraverso laboratori artistici con musica, teatro, video e fumetti. Al termine, seguiti da professionisti ed esperti, hanno realizzato un video con un focus ben chiaro: immigrazione, sfruttamento e disoccupazione giovanile in Europa. «Il secondo incontro sarà a Vienna dal 20 al 23 settembre – spiega la dirigente Nadia Cattaneo – dove i ragazzi continueranno a confrontarsi per arrivare alla formulazione del Manifesto e avranno anche una formazione su metodi di comunicazione e dialogo con le istituzioni in vista del terzo incontro, quello di Bruxelles dal 6 all’8 novembre dove il Manifesto verrà presentato da una delegazione di 20 rappresentanti».
Le attività sono rivolte ai ragazzi dai 16 ai 22 anni di quattro Paesi diversi: Italia, Austria, Slovenia e Polonia. I vari incontri vogliono arrivare a formulare un Manifesto da presentare ai parlamentari europei a Bruxelles partendo dalla rivoluzione russa e dalle domande di “pace, pane e terra” per riformulare una “rivoluzione/richiesta” contemporanea.
«L’attività si è svolta in collaborazione con la ONUS GVC – Gruppo di Volontariato Civile, un’organizzazione non governativa laica e indipendente, nata a Bologna nel 1971 – conclude la dirigente – È attiva nella cooperazione internazionale con strategie complesse d’intervento: dall’assistenza umanitaria a popolazioni colpite da conflitti e catastrofi naturali alla ricostruzione, dalla sanità alla sicurezza alimentare, dallo sviluppo rurale all’educazione, dalla tutela delle donne all’infanzia».

Ite Tosi Europa – MALPENSA 24