Gualandris e Romeo convocano i segretari a Busto. In Lega sale la tensione

Il commissario provinciale Stefano Gualandris e il candidato al Senato Massimiliano Romeo

VARESE – Cucire e spiegare. In una parola lenire. Bruciano come tizzoni sotto la cenere le ferite e più passano le ore più il il clima sul Carroccio resta rovente. Niente fiamme: se qualcuno teme che l’incendio divampi, non succederà. Non ora.

Ma questo è il motivo della grande preoccupazione: «Se il malumore non viene a galla, anche in maniera dirompente, il veleno rischia di correre sotto traccia a lungo. E con la campagna per Roma alle porte e, subito dopo quella per le Regionali, sarà tutto più complesso», confida un leghista mentre, protetto dall’arco Mera sbircia l’immobile sede del Carroccio di piazza Podestà a Varese.

Malox

Raffreddare gli animi è la parole d’ordine. E il metodo scelto è quello di “spiegare”. A partire da domani sera (mercoledì 24 agosto) alle 21, nella sede della Lega di Busto Arsizio dove il commissario Stefano Gualandris ha convocato tutti i segretari (o commissari cittadini) per un momento di confronto sulla linea adottata. E i ben informati dicono che sarà presente anche Massimiliano Romeo, leghista brianzolo “paracadutato” al collegio uninominale del Senato in provincia di Varese. «Ci diranno che è un uomo del territorio – aggiunge chi svela l’incontro – ma la verità è che per la prima volta, al Senato, non abbiamo in lista uno dei nostri della provincia».

Situazione fluida

Lontano da luci e ribalta intanto ardono rabbia e delusione per come è stata gestita la composizione delle liste. Sentimenti che non riguardano solo chi si è sentito penalizzato o tradito, ma pervadono tutta la Lega. A Varese, come a Monza, a Brescia o a Bergamo. Perché la situazione, checché se ne dica, è se non esplosiva piuttosto calda. E mette in gioco equilibri che fino all’altra giorno venivano dati per consolidati. E che potrebbero riverberarsi sulle partite che si dovranno giocare dopo le Politiche del 25 settembre. Ovvero: elezione del presidente delle Provincia, elezioni regionali, ma anche nomina del segretario provinciale. Intanto di congressi, quello di Varese è ancora da fare, più nessuno ne parla.