VARESE – Cinque riconferme e una novità: è questa la squadra dei candidati varesini che, grazie ai seggi sicuri, è pronta ad insediarsi in Parlamento dopo il 25 settembre. Ci sono quattro leghisti – l’eterno Umberto Bossi, il ministro Giancarlo Giorgetti e i senatori uscenti Stefano Candiani e Maria Cristina Cantù – e un democratico, Alessandro Alfieri, oltre alla new entry Andrea Pellicini, l’ex sindaco di Luino di Fratelli d’Italia.
Gli altri che sperano
E poi ci sono una serie di altri “parlamentabili” varesini che la notte dell’election day fremeranno in attesa dei risultati delle urne, per capire se potranno rimanere nei loro scranni a Roma – è il caso di Maria Chiara Gadda (Italia Viva), Gianfranco Librandi (ora in corsa con +Europa) e Gianluigi Paragone (Italexit), il cui destino dipende dal risultato delle loro liste – mentre Matteo Bianchi (Lega) deve sperare in un exploit del suo partito per confermarsi a Montecitorio, così come Francesca Caruso (Fratelli d’Italia), che ambisce ad un posto al Senato.
Collegi uninominali al centrodestra
Secondo le recenti rilevazioni dell’Istituto Cattaneo Zanotto e di Youtrend, i tre collegi uninominali della provincia di Varese (due alla Camera e uno al Senato) sono considerati “sicuri” per il centrodestra. Il che significherebbe che, salvo stravolgimenti nell’ultimo mese di campagna elettorale, ci sono altissime probabilità di elezione nei collegi uninominali per Andrea Pellicini (Fratelli d’Italia) e Stefano Candiani (Lega) alla Camera e per il “catapultato” da Monza Massimiliano Romeo (Lega) al Senato. In “palio” sul nostro territorio ci sono anche i quattro seggi del proporzionale alla Camera nel collegio plurinominale provinciale, e i sei seggi al Senato nel collegio plurinominale Lombardia 1 che comprende anche le province di Monza, Como, Lecco e Sondrio.
La partita per il Senato
Per Palazzo Madama praticamente certa l’elezione per i varesini Maria Cristina Cantù, capolista Lega ma in corsa anche nell’uninominale a Milano, e Alessandro Alfieri, capolista PD. In Fratelli d’Italia passerà di sicuro il primo in lista Alessio Butti, comasco, ma spera dietro di lui Francesca Caruso, che può farcela se il partito della Meloni dovesse fare il pieno di voti. Più difficile la corsa dell’assessore regionale Raffaele Cattaneo, che con Noi Moderati lotta contro la soglia di sbarramento del 3%, e di Maurizia Punginelli, co-coordinatrice dei Verdi in provincia di Varese e capolista di Alleanza Verdi e Sinistra.
La corsa alla Camera
Per Montecitorio appare scontata l’elezione dei capolista delle tre formazioni più quotate: Umberto Bossi per la Lega e due “catapultati”, l’arconatese Lucrezia Mantovani per Fratelli d’Italia e il brianzolo Roberto Rampi per il PD. Per assicurarsi il quarto seggio la Lega dovrà centrare un grande risultato, attorno al 25%, attualmente difficilmente immaginabile: nel caso toccherebbe a Matteo Bianchi tornare in Parlamento, dato che la numero 2 del listino leghista, Simona Bordonali è data per eletta sicura nel collegio uninominale di Lumezzane. Altrimenti se la giocano, a seconda dei risultati delle loro liste, il capolista del Terzo Polo Maria Chiara Gadda, quella del MoVimento 5 Stelle Alessandra Todde, che però essendo candidata anche in Sardegna, potrebbe eventualmente anche lasciare spazio all’elezione del numero 2 del listino, il varesino Antonio Ferrara, e quella di Forza Italia Cristina Rossello, anche lei pluricandidata come i numeri 2 e 3 del listino azzurro, tanto che c’è una remota possibilità che, in caso di una serie di incastri con un risultato di Forza Italia al di sopra le aspettative, il varesino Simone Longhini, ultimo del listino, possa rientrare in gioco. E c’è anche Gianluigi Paragone, in corsa anche in altri collegi e a caccia del 3% con la sua lista Italexit, mentre il saronnese Gianfranco Librandi, candidato con +Europa, se la gioca sia nel collegio uninominale di Milano sud (contro Cristina Rossello), sia nel proporzionale di Monza, sperando di superare la soglia di sbarramento.